Bancari, da Milano parte il risiko dei 102mila. Che ruolo avrà il sindacato
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«Senza la firma del sindacato le aggregazioni diventeranno ancora più complicate». Lando Maria Sileoni, il segretario generale degli autonomi della Fabi, il primo sindacato dei bancari, ha lanciato il suo messaggio ai mercati ieri a Milano, la capitale finanziaria d’Italia, con 230 miliardi di risparmi delle famiglie in crescita del 10%, quasi la metà dei 550 miliardi dell’intera Lombardia. L’occasione è stata un convegno, «Milano capitale finanziaria», a cui hanno partecipato i dirigenti sindacali della Fabi, dell’Abi e i manager che guidano l’area delle risorse umane di 4 gruppi grandi e medi: Roberto Cascella di Intesa Sanpaolo, Ilaria Maria Dalla Riva di UniCredit (che è anche presidente del Casl di Abi), Roberto Speziotto di Banco Bpm e Andrea Merenda di Bper. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
I cambiamenti che il settore bancario dovrà affrontare "saranno tantissimi", ha sottolineato Sileoni, ma "rispetto ad altri paesi europei abbiamo uno statuto dei lavoratori e delle leggi che ci permettono un confronto serrato con le aziende". (Adnkronos)
“Quando ascoltate alcuni amministratori delegati che, con molta enfasi, parlano della loro banca a difesa delle loro persone, non dovete crederci neanche un attimo”. Tutte le staffilate a sorpresa di Sileoni (Fabi) ai grandi banchieri sotto Ops (Start Magazine)
C’è un momento in cui le banche non parlano più con i numeri ma con le mani nelle carte, nel capitale, nei nervi. Il risiko bancario italiano – termine ormai abusato ma perfettamente calzante – ha raggiunto il suo atto più denso, e la partita a scacchi diventa più che altro di poker, con tre date chiave in tre giorni consecutivi: giovedì 27 marzo l’assemblea UniCredit, venerdì 28 la presentazione del piano Unipol, sabato 29 la scadenza delle liste per il nuovo cda di Generali. (MOW)

Intense manovre delle banche italiane. Ha un certo rilievo Unicredit, che ha lanciato un’Opa su Commerzbank, gruppo tedesco, ma non sono da meno le azioni in atto per formare il terzo polo del settore bancario, alle spalle delle più grandi Intesa Sanpaolo e Unicredit. (FIRSTonline)
In gergo viene chiamato risiko bancario: come nel popolare gioco da tavola, i manager delle banche italiane posizionano le loro truppe per conquistare i competitor, alla ricerca di risparmi e sinergie. (WIRED Italia)
Le azioni delle Banche coinvolte nelle Ops volano in Borsa. "Ma non è solo risiko", avverte all'Adnkronos Gabriel Debach, market analyst di eToro: "È un mix potente di fattori che oggi sta spingendo in alto tutto il comparto bancario europeo, ben oltre i confini delle operazioni straordinarie che coinvolgono le italiane". (Adnkronos)