Feltri contro il divieto di fumo all’aperto a Milano: “Disobbedirò, è proibizionismo ridicolo”
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«Forse disobbedirò. Qui siamo al proibizionismo più vecchio, come quello americano di cui ridiamo ancora». Intervistato sul Corriere della Sera sul divieto di fumo a Milano, Vittorio Feltri non delude. Il direttore editoriale del Giornale liquida così il divieto imposto a Milano di fumare all’aperto a meno di 10 metri da altre persone. L’intervista non è casuale, lui è un fumatore. Un fumatore di quelli abituati a “godersi” la sua sigaretta quando è comodo sul divano e comunque non quando è in giro, come spiega. (Secolo d'Italia)
La notizia riportata su altri media
"Sono molto favorevole: i numeri parlano chiaro, tutto quello che si può fare per dissuadere dal fumare è di beneficio per il singolo e per la comunità", commenta Anna Mondino (nella foto piccola), direttrice scientifica di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro. (IL GIORNO)
Divieto di fumare all'aperto (anche nei dehors di bar e ristoranti) a meno di non stare ad almeno 10 metri da altre persone. (Corriere TV)
Vittorio Feltri non ci sta sul divieto di fumo che, dal 1° gennaio del 2025, impedirà ai tabagisti milanesi di fumare anche all’aperto a meno di 10 metri di distanza da altre persone. (Nicola Porro)
Dal 1 gennaio Milano amplia il divieto di fumo all’aperto, riducendo le distanze per meglio proteggere la salute pubblica. A parlare di “misura necessaria” è Silvio Garattini, 96 anni, presidente dell’Istituto Mario Negri. (Virgilio Notizie)
Quindi rispetterà le regole del sindaco Sala? «Vedrò, forse disobbedirò. Direttore, ha già trovato un posto a Milano dove andare a fumare da solo all’aperto? «È una cosa ridicola. (Corriere della Sera)
Dal primo gennaio a Milano sarà vietato fumare per strada, fuori dai bar, seduti in panchina al parco, poggiando i gomiti sul davanzale di casa propria guardando le stelle o il tram che sferraglia. (il Giornale)