Trump, l'Europa e l'arte sottile dello scambio

Trump, l'Europa e l'arte sottile dello scambio
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Corriere della Sera ESTERI

Il trumpismo è un’ideologia o un metodo di governo, basato su pragmatismo e imprevedibilità? La differenza non è senza conseguenze per gli alleati europei, ansiosi di contare con Donald Trump. A giudicare dalla disinvoltura di Kamala Harris ad impossessarsi dei temi trumpiani — priorità alle questioni interne, approccio restrittivo sull’immigrazione, uso dei dazi per bilanciare i commerci, politica industriale a tutela delle aziende nazionali — di ideologico sembra esserci poco. (Corriere della Sera)

Su altre testate

Post di Luca Battaglia, laureato in Economia e Finanza Aziendale, appassionato di tematiche politiche e geopolitiche e co-fondatore del blog Pillole di Politica – (Econopoly)

La seconda Amministrazione Trump dal 20 gennaio 2025 affronterà un mondo cambiato profondamente rispetto alla sua edizione precedente, il Trump I che governò dal gennaio 2017 al gennaio 2021. Uno dei cambiamenti sostanziali, a cui si presta meno attenzione, è il seguente: rispetto a otto anni fa l’America oggi è ancora più forte, la sua economia ha distanziato ulteriormente tutte le altre. (Corriere della Sera)

Nei prossimi giorni e nelle prossime settimane i Democratici negli Stati Uniti, così come i sostenitori delle idee liberali in altre parti del mondo, si faranno un esame di coscienza e cercheranno di trovare una strada per il futuro. (Valigia Blu)

L'Europa che affronta Trump è molto più debole di 8 anni fa. Può salvarsi l'Italia?

«La vittoria di Trump era lo scenario peggiore, quello in cui a trionfare è un condannato, un bugiardo cronico che ha gestito in modo terribile una pandemia, ha cercato di ribaltare il risultato delle ultime elezioni scatenando una folla inferocita contro il Parlamento, ha definito l’America “il bidone della spazzatura del mondo” e ha minacciato di vendicarsi dei suoi avversari politici». (L'Eco di Bergamo)

Sembrava un voto quasi scontato e invece Trump ha vinto le elezioni, anzi ha stravinto. Dopo una campagna elettorale costellata da disinformazione e da toni incendiari, gli americani hanno votato. (La Provincia di Cremona e Crema)

Assodata la vittoria di Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca, rimane da capire chi lo abbia votato come 47esimo presidente degli Stati Uniti. I dati, anche se ancora provvisori, parlano chiaro: l’elettore tipo del tycoon è il maschio bianco cristiano over 45 che abita nelle regioni rurali del suo Stato. (Open)