Il futuro di Stellantis, primi cambiamenti sulla svolta green europea
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Oggi e domani le associazioni europee dei concessionari Stellantis sono riunite ad Amsterdam. Al centro del dibattito, al quale interverrà domani per conto del gruppo Jean-Philippe Imparato, responsabile dei mercati dell’Europa Allargata, ovviamente il futuro all’indomani della burrascosa uscita di scena dell’ad Carlos Tavares, la riorganizzazione e la razionalizzazione delle associazioni. L’incontro era già in agenda da alcuni mesi e il caso ha voluto che avvenisse proprio in concomitanza con il licenziamento del top manager portoghese, conseguenza di una serie di scontri sulle strategie finora adottate con il Consiglio di amministrazione presieduto da John Elkann. (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altre testate
Che altro dovrebbe fare il nuovo numero uno di Stellantis? «In Italia cercare un maggior confronto e valorizzare le cose buone che ci sono, come quelli stabilimenti che nei primi anni 2000 erano tra i migliori in Europa per produttività». (la Repubblica)
La crisi che sta colpendo l’industria europea dell’auto non è solo una questione di mercato o di domanda in calo. È il risultato di una strategia che per troppo tempo si è basata su un’innovazione superficiale, focalizzata su ritocchi marginali ai prodotti esistenti, anziché su un ripensamento strutturale del settore. (Start Magazine)
Partiamo da qui: il 28 marzo 2023 i Ministri dell'energia dei Paesi dell'UE hanno votato per lo stop alla vendita di veicoli con motore a combustione a partire dal 2035. Il provvedimento è parte del più ampio piano Fit for 55 che ha l'obiettivo di ridurre del 55% le emissioni inquinanti entro il 2030 e di abbatterle completamente entro il 2050. (Tom's Hardware Italia)
Al di là delle dimissioni del CEO Tavares, la questione riguarda gli investimenti in modelli elettrici nei segmenti più economici. Il mercato europeo dell'auto non è in crisi di vendite. (EconomyUp)
L’automobile ha fatto la manifattura e “ha cambiato il mondo” – dicevano Womack, Jones e Roos negli anni ‘90 – e questa ha fatto l’Europa e la sua industria in quattro generazioni in un fiume limaccioso di innovazioni elettromeccaniche e robotiche incardinate nel motore endotermico. (GLI STATI GENERALI)
È colpa un po’ di tutti se siamo arrivati a questo punto, a dover rivedere urgentemente gli obblighi sull’auto elettrica. (La Stampa)