Gemini: l'esecuzione nativa su Chrome è straordinariamente veloce

Gemini: l'esecuzione nativa su Chrome è straordinariamente veloce
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Google è tra le aziende che stanno investendo maggiormente sull’intelligenza artificiale. Gemini, il modello di Big G, trova sempre più spazio sui suoi dispositivi e servizi, modificando di conseguenza anche l’esperienza degli utenti che utilizzano l’AI su desktop e/o mobile. Per quanto riguarda l’offerta su PC e Mac, si può dialogare con Gemini direttamente da Chrome sfruttando l’apposito sito web, e con ottimi risultati anche. (IlSoftware.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L’intelligenza artificiale del colosso di Mountain View potrà essere utilizzata da tutti gli utenti che posseggono un account Google per migliorare la loro gestione della posta elettronica, la stesura e la programmazione delle email e tanto altro ancora. (Fastweb Plus)

L’obiettivo è chiaro: sfruttare la potenza dell’IA per migliorare l’esperienza di apprendimento e fornire un supporto personalizzato agli studenti. Google apre le porte di Gemini agli studenti: un nuovo strumento di apprendimento potenziato dall’IA Di (Orizzonte Scuola)

L’integrazione di Gemini nei prodotti di Google non passerà soltanto per il cloud, ma sembra proprio che l’azienda di Mountain View abbia intenzione di aggiungere ad alcune app il supporto per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale direttamente in locale. (GizChina.it )

Arriva la barra laterale dell'intelligenza artificiale Gemini in Google Workspace

Ora la G ha finalmente annunciato l'arrivo della novità: vediamo come funziona, ma tenete presente che è riservato agli utenti Workspace o abbonati a Google One AI Premium. (SmartWorld)

Gemini è ora integrata nelle app Workspace, e potrà essere utilizzata per lavorare al meglio con Gmail, Fogli, Presentazioni e anche ovviamente Drive. Per tutti gli utenti paganti di Google però. (Webnews)

Secondo quanto riportato sul blog ufficiale di Google, lo strumento in questione sarà in grado di offrire “Suggerimenti proattivi” oltre alla possibilità di porre domande all’IA e coinvolgere la tecnologia nella stesura dei messaggi in diversi modi. (IlSoftware.it)