I leader Ue danno il via libera: «Accelerare sulla difesa». Ma il debito divide i 27

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Corriere della Sera ESTERI

Alla fine ce l’hanno fatta in un solo giorno. I capi di Stato e di governo dei Ventisette sono riusciti a concentrare nella giornata di ieri, 20 marzo, le discussioni sui numerosi punti in agenda. Il vertice europeo ruotava attorno a tre argomenti principali: Ucraina, difesa e competitività. Il filo rosso è l’industria militare europea da potenziare. In questo modo si assicurano gli aiuti che servono a Kiev per proteggersi dalla Russia e insieme si rilancia l’economia. (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Nel 2025, il budget americano della difesa è di 849,8 miliardi di dollari, quasi tre volte e mezzo quello della Cina (246 miliardi), e quasi sette volte quello della Russia (126 miliardi). I paesi dell’Ue hanno speso, solo nel 2024, 355 miliardi di dollari in armi, quasi il triplo della Russia, a cui si aggiungono le spese del Regno Unito (77,4 miliardi di dollari nel 2025). (Il Fatto Quotidiano)

Meloni giocando sulle divergenze dei suoi colleghi europei può rinviare la resa dei conti nella maggioranza Alla fine a liberare Giorgia Meloni dalle sue ambiguità, e da quelle dei suoi alleati sul piano di riarmo di Ursula von der Leyen, ci hanno pensato, involontariamente, i suoi colleghi europei. (LA NOTIZIA)

Un sì di principio, bilanciato però dai tanti dubbi sui modi con cui rilanciare la difesa dell’Europa. Al Consiglio Europeo di ieri i leader degli Stati membri, tranne l’Ungheria, hanno ribadito il sostegno all’Ucraina e al piano di riarmo di Ursula von der Leyen, già espresso al vertice straordinario del 6 marzo. (Milano Finanza)

Il Libro Bianco con «l’orizzonte 2030», da una parte, e il ReArm Europe dall’altra - e i 27, per la prima volta, ne possono discutere in modo organico con le carte sul tavolo. Nelle bozze di conclusione i 27 - c’è anche l’Ungheria di Viktor Orban è nella partita - invitano «ad accelerare i lavori su tutti i fronti per aumentare in modo decisivo la prontezza di difesa dell’Europa entro i prossimi cinque anni». (Il Sole 24 ORE)

È quanto ha annunciato ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, al termine del vertice Ue nel quale è stato presentato il piano sulla difesa: il Libro Bianco con l'orizzonte 2030, da una parte, e il ReArm Europe dall'altra con l'obiettivo di mobilitare 800 miliardi di euro di investimenti in difesa. (LA STAMPA Finanza)

"Rearm Europe cambia nome? Una grande presa in giro, invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia. L'Europa si accinge a riarmarsi, un'Europa che già spende più della Russia in armi. Un'Europa in cui manca un'unità politica" così il deputato di Avs Angelo Bonelli. (Liberoquotidiano.it)