L’economista tedesco Gros: “Prima delle armi serve una struttura”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– "Non esiste ancora una difesa comune. E tantomeno una spesa comune per la difesa". Daniel Gros, direttore dell’Institute for European Policymaking all’Università Bocconi, economista tedesco di lungo corso e attento osservatore delle vicende del Vecchio continente, non usa mezze parole per fotografare l’attuale situazione dell’Europa, segnata dalle inevitabili divisioni fra i Paesi anche in un momento così delicato dal punto di vista geopolitico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altre testate

Nel 2025, il budget americano della difesa è di 849,8 miliardi di dollari, quasi tre volte e mezzo quello della Cina (246 miliardi), e quasi sette volte quello della Russia (126 miliardi). I paesi dell’Ue hanno speso, solo nel 2024, 355 miliardi di dollari in armi, quasi il triplo della Russia, a cui si aggiungono le spese del Regno Unito (77,4 miliardi di dollari nel 2025). (Il Fatto Quotidiano)

Le posizioni d’ingresso però sono diverse, a volte divergenti e il negoziato deve ancora entrare nel vivo. Il Libro Bianco con «l’orizzonte 2030», da una parte, e il ReArm Europe dall’altra - e i 27, per la prima volta, ne possono discutere in modo organico con le carte sul tavolo. (Il Sole 24 ORE)

Prima: sul piano della deterrenza è necessario conquistare la superiorità tecnologica contro qualsiasi possibile avversario perché senza di essa o per lo meno senza la percezione di un costo offensivo troppo alto per un nemico la spesa militare è inutile sul piano geopolitico. (Milano Finanza)

I risparmi delle famiglie europee potrebbero essere usati per finanziare l’operazione di riarmo dell’Unione Europea. La misura farebbe parte del più ampio Piano per la creazione dell’Unione dei Risparmi e degli Investimenti (Savings and Investments Union- SIU), che la Commissione Europea starebbe ideando. (Proiezioni di Borsa)

A partire dalle risorse. Un sì di principio, bilanciato però dai tanti dubbi sui modi con cui rilanciare la difesa dell’Europa. (Milano Finanza)

In altre parole, abbiamo concordato su come effettuare la spesa". "Due settimane fa, al Consiglio europeo, abbiamo raggiunto un accordo storico per aumentare la nostra capacità di difesa e la nostra spesa per la difesa e per farlo insieme, e oggi abbiamo presentato il piano Readiness 2030. (LA STAMPA Finanza)