Pesca europea in bilico. Appello al Parlamento UE per difendere il FEAMPA

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PesceInRete ESTERI

Pesca europea in bilico. Appello al Parlamento UE per difendere il FEAMPA – Mentre Bruxelles si prepara a riscrivere le regole del bilancio pluriennale dell’Unione Europea, il settore della pesca e dell’acquacoltura alza la voce per evitare di essere sacrificato sull’altare delle semplificazioni finanziarie. Il rischio concreto è che il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi, la Pesca e l’Acquacoltura (FEAMPA), l’unico strumento dedicato al comparto, venga inglobato in una maxi struttura di finanziamento multi-settoriale. (PesceInRete)

Su altri giornali

E tantomeno una spesa comune per la difesa". Daniel Gros, direttore dell’Institute for European Policymaking all’Università Bocconi, economista tedesco di lungo corso e attento osservatore delle vicende del Vecchio continente, non usa mezze parole per fotografare l’attuale situazione dell’Europa, segnata dalle inevitabili divisioni fra i Paesi anche in un momento così delicato dal punto di vista geopolitico. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

“La base della discussione di oggi era la presentazione del White Paper, che ha un nome che dice tutto e comprende un concetto più ampio Readiness 2030. Ovviamente, non c'è solo il finanziamento che include oltre, alla clausola di salvaguardia nazionale, anche l'elemento della sicurezza. (Il Sole 24 ORE)

Partiamo da ciò che unisce. Le posizioni d’ingresso però sono diverse, a volte divergenti e il negoziato deve ancora entrare nel vivo. (Il Sole 24 ORE)

EMPA e UE insieme per un’acquacoltura che rigenera – Un’alleanza solida per oceani più sani e un’acquacoltura più forte. L’appuntamento, strategico per il futuro del settore, si è focalizzato su proposte concrete e priorità chiave in vista del lancio del nuovo Patto per gli Oceani, la cornice di riferimento che la Commissione UE intende adottare per promuovere la salute degli ecosistemi marini e la sostenibilità delle attività economiche che vi gravitano attorno. (PesceInRete)

Meloni giocando sulle divergenze dei suoi colleghi europei può rinviare la resa dei conti nella maggioranza Alla fine a liberare Giorgia Meloni dalle sue ambiguità, e da quelle dei suoi alleati sul piano di riarmo di Ursula von der Leyen, ci hanno pensato, involontariamente, i suoi colleghi europei. (LA NOTIZIA)

ReArmEu addio, arriva Readiness 2030. La decisione di chiamare il piano da 800 mld di euro (stimati) di investimenti nella difesa comune ReArmEu, riarmare l'Ue, è piaciuta assai poco in alcune capitali, specie nell'Europa Meridionale, tanto che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, del gruppo Ecr, e il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez hanno entrambi criticato il nome, con una insolita convergenza di opinioni, notata anche dalla stampa spagnola. (La Stampa)