Mattarella promulga la legge sull'autonomia differenziata, Zaia esulta: «Data storica»

Mattarella promulga la legge sull'autonomia differenziata, Zaia esulta: «Data storica»
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L'Unione Sarda.it INTERNO

A 6 giorni dall’approvazione definitiva da parte del Parlamento, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sull'autonomia differenziata. Dalla pubblicazione in Gazzetta il provvedimento è legge dello Stato e consente al ministro Roberto Calderoli di avviare le trattative con Veneto e Regioni per la devoluzione delle materie richieste, ma permette anche a chi vuole promuovere un referendum di attivarsi. (L'Unione Sarda.it)

Ne parlano anche altri giornali

Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha recentemente firmato la legge sull’Autonomia differenziata, ufficialmente denominata "disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario". (QuiFinanza)

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Nessuna frenata da parte del Quirinale quindi, ipotesi che si era fatto largo nei giorni scorsi che prevedeva un esame non velocissimo da parte del Colle. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha promulgato la legge sull'autonomia differenziata, dopo 6 giorni dalla sua approvazione definitiva da parte del Parlamento (LA STAMPA Finanza)

Il posto che spetta alla salute

Era stata approvata una settimana fa, il 19 giugno, a Montecitorio. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge sull'autonomia differenziata con le cosiddette «Disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione». (Corriere della Sera)

quanto avvicina le decisioni ai cittadini e potrebbe facilitare il loro giudizio Tratto da Osservatorio conti pubblici italiani UniCatt (Segretari Comunali Vighenzi)

Il Ddl sull’Autonomia differenziata, voluto dalla Lega e imposto dal governo di Giorgia Meloni, è stato approvato nei giorni scorsi e prospetta un inarrestabile aggravamento delle diseguaglianze tra le regioni, tra Nord e Sud del paese, tra aree centrali e periferiche. (il manifesto)