Mosca sull'arma atomica: lecita per difendersi
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E così la Russia cambia la dottrina nucleare: da adesso, l’uso dell’arma atomica è lecito per difendere la sovranità nazionale anche quando questa sia minacciata da un Paese non nucleare ma appoggiato da uno o più Paesi nucleari. Il decreto era pronto da tempo, ma la firma di Putin è arrivata nelle ore successive alla notizia che l’amministrazione Usa aveva deciso di concedere all’Ucraina il diritto a usare i missili a lunga gittata Atacms fino a 300 chilometri dentro il territorio russo. (Avvenire)
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E Vladimir Putin coglie l’occasione per ufficializzare la sua nuova dottrina atomica, già annunciata la scorsa primavera ma poi finita nel dimenticatoio: d’ora in poi Mosca potrà ricorrere all’arma nucleare contro qualsiasi attacco convenzionale - contro la Russia ma anche la Bielorussia - considerato «un pericolo per la sicurezza nazionale» e che venga lanciato da un Paese anche privo di atomica, ma alleato di potenze che ne sono muniti. (Corriere della Sera)
L’operazione, confermata da Kiev, ha mandato su tutte le furie il Cremlino, che ha immediatamente rilanciato minacce nucleari e accuse contro l’Occidente. L’Ucraina ha sparigliato le carte del conflitto: per la prima volta, missili statunitensi a lungo raggio hanno colpito il territorio russo, puntando dritti sulla regione di Bryansk. (QuiFinanza)
Quello che conta stavolta è il “tempismo”, come ha sottolineato lo stesso portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov. Ma la firma del presidente Vladimir Putin è arrivata soltanto ieri, a orologeria, nel millesimo giorno di conflitto in Ucraina e soprattutto a poche ore dal lancio dei primi sei missili Atacms di fabbricazione statunitense contro la regione russa di Brjansk da parte di Kiev. (la Repubblica)
E nel farlo ha avvertito che non esclude l’uso delle armi atomiche per rispondere a eventuali «massicci» attacchi ucraini con missili a lungo raggio di fabbricazione occidentale. La Russia ieri ha modificato la sua «dottrina nucleare». (La Stampa)
La minaccia del ricorso all’atomica per indurre i Paesi occidentali a ridurre, … (la Repubblica)
Venerdì 15 novembre: per la prima volta dopo quasi due anni il cancelliere tedesco Olaf Scholz telefona al presidente russo Vladimir Putin e chiede di avviare colloqui con Kiev che aprano la strada a una "pace giusta e duratura". (Fanpage.it)