Crosetto tra alleanza storica e tensioni in Libano

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
INTERNO

Guido Crosetto, ministro della Difesa italiano, si trova in una situazione di estrema tensione a causa degli attacchi dell'esercito israeliano alle basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano. Durante un incontro con l'ambasciatore designato in Italia, Jonathan Peled, e il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, Crosetto ha espresso la sua furia e preoccupazione per la sicurezza dei soldati italiani impegnati nella missione.

La missione Unifil, che vede la partecipazione di militari italiani, è stata nuovamente presa di mira, con due caschi blu cingalesi rimasti feriti. Le fonti italiane riferiscono che diversi muri nella posizione Onu sono crollati quando un caterpillar dell'Idf ha colpito il perimetro. Questo incidente ha scatenato una serie di reazioni internazionali, con il presidente statunitense Joe Biden che ha chiesto a Israele di smettere di sparare contro le forze Onu in Libano.

Crosetto, stretto tra l'incudine di un'alleanza storica con Israele e il martello degli spari sui soldati italiani, sta valutando due opzioni: la modifica delle regole di ingaggio e il trasloco temporaneo del contingente fuori dall'area dove sono in corso le operazioni militari. Tuttavia, lo stop alla missione Unifil, richiesta avanzata da Israele, richiede il passaggio all'Onu, complicando ulteriormente la situazione.

Al summit del Med9 di Pafo, Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Pedro Sanchez hanno espresso condanna e indignazione per gli attacchi dell'esercito israeliano alle truppe Unifil in Libano.