Anno internazionale dei ghiacciai: il Parco Adamello Brenta in prima linea

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INTERNO

I ghiacciai, da sempre simbolo di maestosità e resistenza, oggi rappresentano una delle più evidenti vittime del cambiamento climatico. Il loro scioglimento, accelerato dall’innalzamento delle temperature globali, non è solo una questione ambientale, ma una minaccia concreta alla sopravvivenza di interi ecosistemi e alla disponibilità di risorse idriche essenziali. Proprio per questo, il Parco Naturale Adamello Brenta, nel cuore del Trentino, ha deciso di farsi promotore di una serie di iniziative volte a sensibilizzare e agire per la conservazione di queste preziose riserve di ghiaccio.

Il 21 marzo, da quest’anno, è stato istituito come Giornata mondiale dei ghiacciai, una data che non a caso coincide con l’inizio della primavera, stagione in cui i segni dello scioglimento diventano più evidenti. Un momento, come sottolineato dagli esperti, per riflettere sull’importanza di questi giganti di ghiaccio, che non solo regolano il clima a livello locale, ma sono anche fondamentali per la produzione di energia idroelettrica, per l’agricoltura e per gli usi domestici. Senza dimenticare il loro ruolo nella tutela della biodiversità montana e nella stabilizzazione dei suoli, spesso minacciati da frane e smottamenti.

Il 2025, proclamato dalle Nazioni Unite Anno internazionale della conservazione dei ghiacciai, rappresenta un’ulteriore tappa in questo percorso di consapevolezza. Un’iniziativa che arriva in un momento critico: secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale, infatti, i ghiacciai di tutto il pianeta hanno registrato, per il terzo anno consecutivo, una perdita netta di massa. Un dato allarmante, che rende ancora più urgente l’azione di enti come il Parco Adamello Brenta, che da anni studia e monitora l’evoluzione di queste formazioni glaciali.

Tra le iniziative più significative, spicca la mostra “Dal ghiaccio a noi. Le ricerche MUSE sui ghiacciai nell’Antropocene”, in programma dal 22 marzo al 9 novembre 2025 presso lo spazio Agorà. L’esposizione, che parte dalle motivazioni alla base della decisione dell’ONU, si concentra sulle caratteristiche uniche dei ghiacciai: non solo ecosistemi ricchi di biodiversità, ma anche veri e propri archivi paleoclimatici, custodi di informazioni preziose sul passato e sul futuro del nostro pianeta.

La mostra non tralascia neppure il ruolo culturale e storico dei ghiacciai, che hanno spesso fatto da sfondo a eventi bellici o a imprese alpinistiche, diventando così parte integrante della memoria collettiva. Un patrimonio che, se non preservato, rischia di scomparire per sempre, come nel caso del ghiacciaio del Basodino, destinato a scomparire entro i prossimi cinque anni.

Il 22 marzo, Giornata mondiale dell’acqua, ha ulteriormente accentuato l’attenzione sul tema, scegliendo come focus proprio la conservazione dei ghiacciai. Un argomento che, in un’epoca segnata da fenomeni climatici estremi, assume un’importanza sempre più centrale, ricordandoci quanto la nostra sopravvivenza sia legata a quella di queste immense distese di ghiaccio.