Siria, la diretta - "Assad a Damasco, ha visto Putin". Colpito collegio francescano di Aleppo. Mosca silura il capo delle forze nel Paese

Siria, la diretta - Assad a Damasco, ha visto Putin. Colpito collegio francescano di Aleppo. Mosca silura il capo delle forze nel Paese
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Il Fatto Quotidiano ESTERI

Secondo quanto riportato dai media arabi, il palazzo del presidente siriano è stato occupato dai ribelli siriani. Giallo sulla morte di Al-Jolani, leader del gruppo sunnita Hts che guida la rivolta (leggi). Gli insorti però proseguono verso Hama e hanno già preso il controllo di numerose città e villaggi. L’esercito di Damasco: “Territori riconquistati” (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Ibombardamenti dell’aviazione russa, insieme a quella siriana, hanno continuato a martellare anche ieri la zona settentrionale della Siria, dove gli insorti jihadisti hanno conquistato ampie fasce di territorio. (Il Fatto Quotidiano)

I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin (Corriere del Ticino)

Lo fa sapere il capo della diplomazia iraniana. "Sosteniamo con forza l'esercito e il governo in Siria", ha detto Abbas Araghchi prima di partire per Damasco. L'Iran "sostiene fermamente l'esercito e il governo" siriani dopo l'offensiva dei ribelli. (L'HuffPost)

Siria, le news di oggi: il capo della diplomazia siriana in Turchia, principale alleato dei ribelli

«I Paesi che si dichiarano sostenitori dei diritti umani e della pace, in realtà hanno un ruolo nell'uccisione di persone innocenti, a causa del loro sostegno alla guerra e agli omicidi nella regione», ha aggiunto, come riporta l'Isna. (Corriere del Ticino)

Mosca e Teheran (con le milizie sciite regionali) sono unite nel sostegno di Assad ma perseguono interessi diversi e concorrenti. Ognuno vuole contare di più e il presidente fa il pendolo cercando di ottenere di più da sponsor impegnati su mille fronti. (Corriere della Sera)

I paesi occidentali chiedono intanto una rapida de-escalation del conflitto: con una nota congiunta Usa, Gb, Francia e Regno Unito sottolineano “la necessità di pensare ai civili e alle infrastrutture” (la Repubblica)