Il vergognoso silenzio dei leader di sinistra sulle violenze dei pro-Hamas

Il vergognoso silenzio dei leader di sinistra sulle violenze dei pro-Hamas
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Nicola Porro INTERNO

Ieri a Roma è accaduto ciò che si temeva da settimane. Nel corso della manifestazione pro-Pal (o pro-Hamas, purtroppo spesso è la stessa cosa) la violenza di attivisti e antagonisti si è materializzata. Piazzale Ostiense è stato trasformato in un teatro di guerriglia urbana, con le forze dell’ordine finite nel mirino dei manifestanti/odiatori di professione. Sassi, bombe carta, molotov, pali: qualsiasi oggetto è stato utilizzato come arma per attaccare gli uomini in divisa. (Nicola Porro)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sono tutti ragazzi con il cappuccio e il volto semi coperto. Il giro di boa a piazzale Ostiense scatta alle 17 e 30 dopo tre ore di corteo statico in cui nessuno dei manifestanti sa come finirà la giornata. (Repubblica Roma)

Le bottiglie e le bombe carta contro gli agenti. I manifestanti incappucciati. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Non ci arrendiamo. Il movimento pacifista sta progettando una giornata nazionale che si terrà il 26 ottobre per un più complessivo passo del movimento nonviolento Pro Palestina (left)

I pro Pal scatenano l’inferno a Roma. Bombe, sassi e pali: feriti 30 agenti

Alcuni manifestanti hanno provato ad avanzare andando incontro alle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. Durante gli scontri sono state lanciati bombe carta e oggetti contro gli agenti e sono stati azionati anche gli idranti. (Il Fatto Quotidiano)

Pali divelti, sampietrini abbandonati sulle strade dopo essere stati rimossi e usati come pietre, tavolini e sedie rovesciati, cocci di bottiglie per terra. (Repubblica Roma)

Pestati cronisti e fotografi. Numerosi i cartelli che inneggiano al 7 ottobre: «È resistenza, non terrorismo». (La Verità)