Cannabis light, ore contate: "Se approvano la legge chiuderemo l’attività"

La cannabis light potrebbe avere le ore contate dopo l’emendamento al ddl sicurezza approvato nei giorni scorsi in una seduta delle commissioni Affari costituzionali e giustizia della Camera. Una proposta che, se a settembre diventasse effettiva, metterebbe in crisi un intero settore. A Campogalliano c’è un’azienda di nicchia, Villa Canapa, che produce canapa italiana e cannabis light, ovvero la pianta senza il principio attivo thc, utilizzate in diversi modi, da quello alimentare a quello cosmetico o tessile. (il Resto del Carlino)

Ne parlano anche altre testate

Cannabis light: il Governo affossa ogni innovazione agricola (Today.it)

Approvata nei giorni scorsi in Commissione, la decisione potrebbe compromettere il futuro di tante aziende, che hanno aperto l’attività basandosi sulla legge 242 del 2016. Aveva lo scopo di sostenere e promuovere la coltivazione della canapa (Il T Quotidiano)

Sembrava una storia di resilienza, a lieto fine. Dopo che Mauro Vannuccini, 39 anni, ha visto crollare il suo mondo insieme alle impalcature del Ponte Morandi, era infatti riuscito a sfuggire al devasto diventando uno degli sfollati di via Porro. (Open)

Stretta del governo sulla cannabis light. Stop alla coltivazione e alla vendita delle infiorescenze, anche di cannabis a basso contenuto di Thc, per usi diversi da quelli industriali consentiti. Il commercio o la cessione di infiorescenze viene punito con le norme del Testo Unico sulle Sostanze Stupefacenti, parificando, dunque, la cannabis light a quella non light. (La Provincia di Cremona)

Ci possono essere delle regolamentazioni per quanto riguarda l’uso ricreativo. “Si è portato tante imprese a creare le condizioni per le quali potessero investire in questi anni in questa filiera. (La Nuova Sardegna)

Dal punto di vista farmacologico e clinico la cannabis light e quella tradizionale sono due sostanze molto diverse. (Fanpage.it)