Kamala Harris: 'Accetto la vittoria Trump ma non la fine della lotta'. Poi la frecciata al tycoon. Tutte le ragioni di una debacle
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"Accetto la sconfitta ma la lotta per la libertà e per l'America non finisce qui". La guerriera gioiosa ha perso la battaglia più importante della sua vita, distrutto i sogni suoi e di milioni di americani e provocato un bagno di sangue democratico attraverso tutta l'America, ma non ha perso una grinta. Dopo una notte in silenzio, Kamala Harris ha chiamato il suo rivale Donald Trump per congratularsi, concedergli la vittoria e discutere di una "transizione pacifica" del potere (a parti invertite, per usare un eufemismo, non sarebbe stato così scontato). (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altre testate
I risultati delle elezioni americane, in diretta Secondo i conteggi più affidabili, i due candidati partivano da un bottino certo — 226 voti elettorali per Harris, 219 per Trump — e avevano 21 combinazioni ciascuno per superare la soglia dei 270 necessari per essere eletti. (Corriere della Sera)
Un tempo c’erano i democratici di Reagan, ora ci sono i democratici di Trump». Oggi fronteggiamo un riallineamento storico. (la Repubblica)
A tarda sera, Kamala Harris ha telefonato a Donald Trump per congratularsi. È quella, l’unica… (La Stampa)
Kamala Harris non ce l’ha fatta e questo lo si sapeva – soltanto i sondaggi hanno creduto nel sogno di avere la prima donna, di colore, alla Casa Bianca. Lei, Kamala Harris, al momento si tiene fuori, deve rivendicare a sé il merito di averci provato, nonostante la partenza ritardata e di rincorsa. (Italia Oggi)
«Sono fiera della corsa che abbiamo fatto e del modo in cui l'abbiamo fatta». (Corriere TV)
Di Euronews Diversi democratici hanno espresso la loro frustrazione nei confronti del presidente Joe Biden per non essersi ritirato prima dalla corsa, dando a Harris più tempo per convincere gli elettori (Euronews Italiano)