Il commento/ Le due guerre e l’Unione sub iudice

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ilmessaggero.it ESTERI

Da tutte le iniziative di massa per obiettivi validi di questa fase, a maggior ragione se plurali come le manifestazioni di piazza, occorre poi trarre valutazioni ed insegnamenti anche in chiave critica ed autocritica, soprattutto se si tratta di manifestazioni ben riuscite. Nella vicenda, che ha aspetti epocali, del conflitto commerciale e di quello, drammatico, che si presenta con la guerra in Ucraina, si alternano fasi in cui sembra prevalere, come sta accadendo da ultimo, l'ottimismo della volontà sul pur non immotivato pessimismo della ragione. (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altri media

L’Europa, per voce di Ursula von der Leyen, invoca il ReArm Europe che toglierebbe respiro al welfare degli Stati europei sottraendo 800 miliardi di euro. Non proprio noccioline. Però effettivamente se si prendesse una bella lente di ingrandimento per osservare da vicino la situazione in cui naviga attualmente mezzo Mondo, perfino i Romani, che hanno conquistato il mondo, chiamerebbero la neuro. (Il Fatto Quotidiano)

LA PARTNERSHIP – L’Inter vede con estremo interesse al mercato mediorientale per incrementare la propria rete di relazioni commerciali e la sua visibilità a livello internazionale. In questo contesto, un ambiente privilegiato è senza dubbio offerto dai rapporti che i nerazzurri stanno tessendo con l’Arabia Saudita, una delle nazioni maggiormente in ascesa sul piano economico e diplomatico a livello globale. (Inter-News)

Una convocazione capziosa: non si tratta di riarmare l’Europa per fare la guerra alla Russia, si tratta di riarmare l’Europa per dissuadere chiunque, ed ora la Russia, dal farci la guerra. (di Gian Carlo Poddighe ) (Difesa Online)

I profitti di pochi e i debiti di molti nelle guerre senza fine

Il presidente dell’Ucraina Zelensky inizia a rendersi conto di aver perso una guerra determinata lanciando il sasso, mettendosi il cerotto e imbarcando tali quantità di denaro, generosamente offerte dall’Unione Europea e non solo, da dissestare la già flebile economia della stessa Unione Europea, che probabilmente, guidata com’è da caparbietà e sfrenate grandeurs, può trovare solo nel rinnovato urlo di guerra una ragion d’essere alla propria finzione politica. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

C'è un pezzo di Europa che, in linea con la precedente amministrazione americana, considera il tema del diritto internazionale, della giustizia, dell'ordine mondiale e della sicurezza più importante della pace a qualunque costo (il Giornale)

Mentre siamo appesi alla telefonata Trump-Putin sull’Ucraina, allo stallo dei negoziati sulla tregua a Gaza e alla guerra del Mar Rosso contro gli Houthi yemeniti, i guerrafondai europei esaminavano ieri la proposta della estone Kallas, rappresentante della politica estera, di altri 40 miliardi di aiuti militari e civili a Kiev da aggiungere agli 800 del piano di riarmo della Von der Leyen. (il manifesto)