Aurore e SAR viste anche in Italia l’1 gennaio, per una tempesta geomagnetica severa
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Mercoledì 1 gennaio 2025, una tempesta geomagnetica di livello G4 (“severa”, secondo la classificazione utilizzata) ha interessato la Terra. Questa tempesta si è verificata a causa di un’espulsione di massa coronale (CME) dal Sole, seguita a un forte brillamento, che ha portato particelle molto cariche a perturbare il campo magnetico terrestre. La perturbazione ne ha seguite altre minori, di livello G2 e G3, cominciate già nella giornata del 31 dicembre 2024, e previste dallo Space Weather Prediction Center della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) degli Stati Uniti (Astrospace.it)
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Amanti della natura e cacciatori di meraviglie, preparatevi! Il 2025 sarà un anno eccezionale per ammirare uno degli spettacoli naturali più affascinanti: l'aurora boreale. (Io Donna)
Fenomeno non paragonabile agli spettacoli che ci hanno regalato i cieli di maggio e ottobre. La storia per punti Aurora boreale sulle Dolomiti, social impazziti La tempesta geomagnetica e l’aurora boreale I tempi della tempesta geomagnetica "I problemi che può provocare (anche alle rotte polari” Che cosa dobbiamo aspettarci Aurora boreale sulle Dolomiti, social impazziti "Si sta accendendo una (per ora) debole aurora boreale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La fotografa Alessandra Masi ha immortalato uno spettacolo straordinario il 1° gennaio 2025 nel Parco Roccolo di Pieve di Cadore (Belluno), un luogo caro a molti per la sua bellezza incontaminata. Questa immagine, scelta dalla NASA come Astronomy Picture of the Day (APOD) il 7 gennaio 2025, racconta la visione di un'aurora boreale (evento raro, alle nostre latitudini, ma in quei giorni previsto) accompagnata da un arco SAR (Stable Auroral Red), un fenomeno ancor meno comune. (Focus)
Un cielo rosso, due meraviglie cosmiche. Uno scatto spettacolare e un riconoscimento meritato. (Corriere della Sera)
Nella notte di Capodanno le Dolomiti sono state illuminate dall'annunciata aurora boreale. L’agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani (NOAA) aveva infatti anticipato l’arrivo di una tempesta geomagnetica che avrebbe creato le condizioni perfette per l'avvistamento del fenomeno luminoso anche nel nostro Paese. (Sky Tg24 )
L’evento ha seguito una serie di altri brillamenti di classe M, più lieve, provenienti per lo più da AR3936. Poi, alle 5:14 italiane di oggi, 30 dicembre, ha raggiunto il picco un altro brillamento intenso, classificato come X1.5. (Astrospace.it)