L'Ombra di Trump e Orbán sull'Ucraina e sull'Europa (di M. Feltri)

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Approfondimenti:
L'HuffPost ESTERI

Scriviamo da molto tempo che il futuro, del mondo in generale e dell’Europa in particolare, si deciderà il 5 novembre, quando la più grande democrazia del pianeta sceglierà il suo presidente, se Joe Biden o Donald Trump. Le nostre congetture sono state rafforzate dall’abbrivio del semestre europeo a guida ungherese: Viktor Orbán nello spazio di pochi giorni è andato prima da Volodymyr Zelensky, poi da Vladimir Putin (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

“Non dovrebbe trattarsi di una semplice tregua o di un cessate il fuoco temporaneo” ha proseguito Putin in conferenza stampa, aggiungendo che la Russia è pronta a discutere una soluzione diplomatica per mettere fine al conflitto. (Agenzia askanews)

Lo sconcerto di Viktor Orban, dopo due ore e mezzo trascorse con Vladimir Putin al Cremlino a cercare di convincerlo ad accettare una tregua sul fronte ucraino, sembra ricordare quello già manifestato, negli ultimi dieci anni, da tanti altri aspiranti negoziatori più illustri, come Angela Merkel ed Emmanuel Macron. (La Stampa)

“Sono a sua disposizione”. Il premier più filorusso d’Europa non ha chiesto consiglio, permesso o autorizzazione a nessuno degli alleati prima di atterrare nella Federazione (dove … (Il Fatto Quotidiano)

Orban, la «finta pace» di un falco

Più che aprire un canale di dialogo, ha dato la possibilità a Putin di dire che ha dialogato con la presidenza di turno dell’Unione europea e ha così, almeno dal punto di vista del Cremlino, permesso di dare l’impressione di una spaccatura nel fronte dell’Occidente contro la Russia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo scrive su X l’alto rappresentante Josep Borrell, diffondendo anche un comunicato. L’Unione Europea respinge i tentativi di legittimare l’entità secessionista turco-cipriota e riconosce solo la Repubblica di Cipro”. (RSI.ch Informazione)

In una delle scene più iconiche de «Il Padrino», Vito Corleone mette in guardia il figlio Michael, al quale ha già ceduto il bastone del comando e che ora deve affrontare la sfida delle altre famiglie mafiose: «Ascolta, chiunque verrà a proporti l’incontro con Barzini, lui è il traditore». (Corriere della Sera)