I tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia sono futili

I tentativi di mediazione tra Ucraina e Russia sono futili
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Le reazioni dell’Unione e della NATO al tentativo di Orban di profilarsi come mediatore, sono state dunque automatiche, ma non hanno fatto altro che fare anch’esse il gioco del Cremlino. Ancor più se ci si riallaccia all’incontro tra Erdogan e Putin, con lo stesso esito. Se la NATO ha tenuto a specificare che il premier ungherese non era in missione per conto dell’Alleanza, non è chiaro allora quale interpretazione si debba dare alla mediazione del presidente turco, che nel corso degli oltre due anni di guerra di è incontrato più volte con il suo omologo russo, ha avuto un ruolo chiave nell’accordo sul grano e ripetutamente si è offerto di fare da pacificatore. (RSI.ch Informazione)

Su altri media

In una delle scene più iconiche de «Il Padrino», Vito Corleone mette in guardia il figlio Michael, al quale ha già ceduto il bastone del comando e che ora deve affrontare la sfida delle altre famiglie mafiose: «Ascolta, chiunque verrà a proporti l’incontro con Barzini, lui è il traditore». (Corriere della Sera)

L'Ue boccia senza appello l'iniziativa del premier ungherese, l'Ucraina non riconosce nessun valore all'incontro e persino Putin, alla fine, chiude la giornata ponendo le condizioni che la Russia non intende nemmeno negoziare. (Adnkronos)

Il viaggio del premier ungherese Viktor Orbán a Mosca, dove ieri ha incontrato il presidente russo Vladimir Putin, ha provocato sorpresa, disappunto, malumore. A due anni dall’invasione russa dell’Ucraina, il fronte europeo ha messo in luce l’esistenza di una sempre più grave questione ungherese, tanto più che Budapest detiene in questa seconda parte dell’anno la presidenza dell’Unione europea. (Il Sole 24 ORE)

Orban a Mosca. L’ira dei vertici Ue

Ma la vera gioia per Orbán – e di conseguenza per Putin – è arrivata ieri quando è giunta la notizia che i sovranisti danesi del Dansk Folkeparti (Df) hanno annunciato di voler abbandonare Identità e Democrazia, il gruppo al Parlamento europeo che loro stessi avevano fondato nel 2019 insieme agli omologhi finlandesi del Ps, per andare a ingrossare le fila della nuova creatura del premier ungherese, ormai sempre di più punto di riferimento dell’estrema destra europea. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Orbán ha deciso di infrangere la politica di Bruxelles di parziale isolamento del Cremlino. Dietro il viaggio di Viktor Orbán a Mosca c’è un piano. (Open)

Al momento “non ci sono prospettive” per negoziati tra la Russia e l’Ucraina. Lo annuncia il Cremlino al termine dell’incontro – oggi a Mosca – tra il presidente Vladimir Putin e il premier ungherese Viktor Orban che ribadisce: “l’obiettivo della nostra presidenza Ue è la pace”. (TV2000)