Prima neve da Aosta al Veneto. Nel weekend aprono gli impianti sciistici a Madonna di Campiglio
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Il soffio gelido della Dama Bianca investe l’Italia, con il termometro in picchiata e la neve che si affaccia anche a bassa quota. L’ondata di maltempo non accenna a placarsi, accompagnata da forti venti e mareggiate. Per il 22 novembre la Protezione Civile ha emesso l’allerta gialla in nove regioni, dall’Abruzzo al Molise, specie sui settori costieri e appenninici. Durante la notte ad Aosta è comparsa la prima neve dell’anno, mentre in Alto Adige le temperature sono scese fino a 12 gradi sotto lo zero. (Il Sole 24 ORE)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Le previsioni meteo. Il fronte freddo che ha raggiunto la nostra Penisola nella giornata di ieri proseguirà anche nelle prossime ore. (Fanpage.it)
Nella serata di giovedì qualche timido fiocco di neve ha imbiancato prati, tetti e machine nell’hinterland nord-ovest di Milano, ma nella giornata di venerdì 22 novembre sarà il vento a fare da padrone. (MilanoToday.it)
Un marcato peggioramento del tempo, di breve durata, è alle porte dell’Italia e nelle prossime ore colpirà molte regioni italiane con forti venti, piogge e nevicate a quote molto basse al nord. La tempesta Caetano (così nominata dal Centro Meteo Nazionale della Spagna, AEMET) sta per fare il suo ingresso in Italia e causerà un peggioramento in pieno stile invernale. (Ilmeteo.net)
Le ultime emissioni restituiscono per fine mese un peso specifico importante ad un’azione fredda in discesa da nord-est verso la Penisola, favorita dalla spinta verso nord dell’anticiclone. La vediamo subito in questa carta barica di GFS: (MeteoLive.it)
L’alta pressione è pronta a riprendere il controllo del meteo in Italia e nel Mediterraneo, ma a quanto pare solo per pochi giorni. Le ultimissime simulazioni del modello americano GFS mostrano un nuovo presunto guasto del tempo sul finale di Novembre, ad opera di una massa d’aria fredda in discesa dal centro Europa. (MeteoLive.it)
AGGIORNAMENTO DEL MATTINO: Come previsto, gli accumuli di neve sul territorio pedemontano sono stati estremamente modesti. Praticamente nulla in pianura/collina, mentre sulle cime più alte – come quelle del Monte Cesen – si apprezza un fragile manto bianco, sufficiente comunque a evidenziare il celebre “Ippopotamo” e scattare qualche foto da cartolina. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)