L’autonomia differenziata è sussidiarietà e responsabilità

L’autonomia differenziata è sussidiarietà e responsabilità
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Tempi.it INTERNO

Dichiaro subito che il titolo e il contenuto di questo articolo contrastano con quanto espresso da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, in diverse occasioni negli ultimi mesi e in particolare in un editoriale, “L’autonomia differenziata? Aumenterà le disuguaglianze”, apparso su Il Sussidiario dello scorso 28/6, nel quale tra l’altro egli scriveva: «L’autonomia differenziata non è sussidiarietà (…) non serve un arretramento del potere centrale ma un suo salto di qualità (…) il rischio è che questi divari possano solo aumentare portando il Paese a un regionalismo delle disuguaglianze». (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

La legge, definita come "secessione dei ricchi" e "spacca Italia", è al centro di una mobilitazione che ha già raccolto oltre 500.000 firme a livello nazionale. (Primonumero)

Giorgia Meloni e la firma nel 2014 per abolire quell'articolo della Costituzione sull'autonomia. Poi c'è Occhiuto 1 e Occhiuto 2...Ora destra e sinistra sono pronti a spaccare il Paese sul referendum: il potere della coerenza in politica. (Corriere TV)

L'iniziativa contro l'Autonomia Differenziata è la prima prova di Campo Largo Progressista ad Anagni. Che potrebbe diventare cartello elettorale con cui contrapporsi al centrodestra nelle prossime Comunali Senz’altro un appuntamento importante per supportare anche ad Anagni il referendum abrogativo contro l’Autonomia differenziata. (AlessioPorcu.it)

Calabria, ancora scintille sull’Autonomia: scontro tra il Pd e la maggioranza

È iniziata, a palazzo Campanella, la seduta del Consiglio regionale, con all'ordine del giorno sei proposte di legge e due provvedimenti amministrativi. (Il Lametino)

Prendere in castagna i politici italiani è un gioco fin troppo facile. Perfino Miss Coerenza, Giorgia Meloni, ha abbondantemente frequentato «la contradizion che nol consente». (Corriere della Sera)

A dare fuoco alle polveri un intervento dell’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, storico esponente del centrodestra calabrese, che in buona sostanza ha affondato il colpo contro l’atteggiamento dilatorio della maggioranza alla Regione, definito «un suicidio politico», e ha criticato anche i passaggi dei presidenti Roberto Occhiuto e Filippo Mancuso. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)