Quei distinguo su Fitto e l’interesse dell’Italia

Quei distinguo su Fitto e l’interesse dell’Italia
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Corriere della Sera INTERNO

Caro direttore, leggo con disappunto che sembrerebbe complicato per il Pd votare in favore di Fitto in Europa. Scherziamo? A parte il fatto che il ministro ha dimostrato all’Italia e all’Europa di essere un politico serio, competente e preparato, cosa abbastanza rara nell’attuale agone politico, possibile che Schlein che cerca fino allo sfinimento l’inclusione per la sua parte politica, non capisca che assai più importante è l’inclusione quando c’è di mezzo l’interesse nazionale? Possibile che i nostri partiti non riescano a rinunciare ai piccoli interessi di bottega anche a costo di sfigurare in Europa? Dai, un po’ di buon senso! Giorgio Tescari Milano Caro Tescari, La fronda che si è aperta, anche se in modo al momento sotterraneo, nei confronti di un incarico di rilievo nella Commissione per Raffaele Fitto è davvero incomprensibile. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Era il 3 ottobre del 2019 quando il commissario italiano designato per l’Economia si presentò davanti al Parlamento europeo per ottenere la «fiducia». Perché fu proprio Fitto a sostenere Paolo Gentiloni cinque anni fa. (Corriere della Sera)

Nella frenesia voyeuristica che ha contagiato quasi tutti gli organi d’informazione nostrana nelle ultime due settimane, ai più è ovviamente sfuggito un retroscena, pubblicato un paio di giorni fa sul quotidiano tedesco Die Welt, che riguarda la nomina di Raffaele Fitto a commissario europeo. (opinione.it)

Perché è sempre meglio avere a che fare con una persona che conosce i nostri problemi». «Non vedo l’ora che Raffaele Fitto vada a lavorare Bruxelles. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Schlein non chiude (del tutto) la porta a Fitto: "Votarlo commissario? Valuteremo"

L’apertura di Elly Schlein — «Valuteremo portafogli e deleghe» — è prudente. Ne sono convinti i progressisti, cioè la quasi totalità del gruppo europarlamentare, a eccezione degli indipendenti Annunziata e Tarquinio. (Corriere della Sera)

Continuano le bordate nel M5s. I rapporti tra il presidente del Movimento Giuseppe Conte e il fondatore Beppe Grillo sono ridotti ai minimi termini. (La Verità)

"Stiamo ancora aspettando di capire quale sarà il portafoglio, e abbiamo chiesto al governo di capire chi seguirà i dossier che in questo momento sta seguendo il ministro Fitto, perchè sono dossier rilevantissimi per l'Italia: attuazione del Pnrr, fondi di coesione, programmazione, e non possiamo permetterci rallentamenti su questo aspetto. (L'HuffPost)