Maccio Capatonda, Sconfort Zone e il pensiero mindfulness: "Bisogna vivere al presente"
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Si può sfidare l'egemonia dell'algoritmo? Si può sfidare la nostra società, votata alla performance e al risultato? Addirittura, si possono sfidare i propri fan, mostrando la realtà umana dietro la maschera artistica? Ve l'abbiamo detto, e ve lo ripetiamo: sì, se il modus operandi è quello di Marcello Macchia alias Maccio Capatonda, che ri-disegna il proprio immaginario nella serie Sconfort Zone (in streaming su Prime Video), che dirige insieme ad Alessio Dogana. (Movieplayer)
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Dal 20 marzo in esclusiva su Prime Video arriva Sconfort Zone, la nuova comedy series in 6 episodi di Maccio Capatonda. Maccio Capatonda interpreta se stesso in un periodo di forte crisi di ispirazione, finché incontra lo psicologo Arnaldo Braggadocio che lo sottoporrà a dure prove settimanali per riappropriarsi del disagio. (Digital-Sat News)
Ironia e introspezione sono le parole chiave di questa serie dove Maccio Capatonda, che ha sempre (Taxidrivers.it)
Nel suo percorso di crescita attoriale e autoriale, assieme al fido Alessio Dogana, Maccio Capatonda vince la sua scommessa con Sconfort Zone, serie in 6 episodi dal 20 marzo su Prime Video. (ComingSoon.it)
Incontriamo Maccio Capatonda, al secolo Marcello Macchia, nella sala di un cinema di Roma qualche ora prima della presentazione della sua nuova serie, Sconfort Zone, prodotta da Banijay Italia in collaborazione con Prime Video (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Sconfort Zone è un nuovo prodotto della comicità di Maccio Capatonda (l'attore e autore Marcello Macchia) che ha scritto un nuovo racconto seriale insieme a Mary Stella Brugiati, Alessandro Bosi e Valerio Desirò partendo da uno spunto semi-autobiografico. (Sky Tg24 )
Le prime immagini di Sconfort Zone, la nuova serie di Maccio Capatonda, suggeriscono subito una domanda: com’è che ancora una volta uno dei protagonisti più amati di LOL, lo show comico che da qualche anno è forse il più grande successo di pubblico di Prime Video, se ne esce con una serie in cui cestina i propri personaggi spinto da un mix di noia per i propri cavalli di battaglia e dall’ambizione di maturare diversamente come artista? Non ci bastava Io sono Lillo? (GQ Italia)