Segnali di ripresa per il mercato immobiliare: analisi del terzo trimestre 2024
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Il mercato immobiliare italiano nel terzo trimestre 2024 registra prezzi stabili, accesso ai mutui più agevole, transazioni in aumento e canoni di locazione in crescita, segnando una ripresa complessiva del settore. Ultimo Aggiornamento: 28/11/2024 Il settore immobiliare italiano mostra chiari segnali di ripresa, come evidenziato dal “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”, condotto da Bankitalia in collaborazione con Tecnoborsa e l’Agenzia delle Entrate. (Edilizia.com)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Così emerge dal 17° Rapporto sull’Abitare 2024 realizzato da Nomisma con il supporto di CRIF e presentato nell’ambito di un evento organizzato in collaborazione con Confindustria, nella sede di Viale dell’Astronomia a Roma. (Cose di Casa)
Questo il quadro dell’attuale mercato immobiliare italiano, dove trovare una casa sta diventando sempre di più un lusso. Cala la domanda dei mutui, aumentano le famiglie che scelgono l’affitto. (Italia Oggi)
Ogni anno la società indipendente Nomisma pubblica un report che fotografa la situazione dell’Italia dal punto di vista del mercato immobiliare, andando ad analizzare le richieste di mutui, le compravendite, gli affitti e tutto ciò che ruota attorno a questo universo. (PianetaDesign)
Questo quanto emerge dalla decima edizione di Real Estate Data Hub, la pubblicazione che offre una prospettiva aggiornata sul panorama immobiliare italiano. Le prospettive per la seconda metà dell’anno fanno ipotizzare nuove opportunità per gli investitori. (la Repubblica)
Nella prima metà del 2024 le compravendite hanno ristagnato sui livelli del semestre precedente”. Nel primo semestre del 2024 “la crescita dei prezzi degli immobili residenziali in Italia è proseguita, rafforzandosi nel secondo trimestre di quest’anno. (Notizie d'Abruzzo)
Nel terzo trimestre di quest’anno il numero di transazioni avvenute tramite intermediario è aumentato rispetto al periodo corrispondente del 2023, mentre si è ridotta la quota di operatori che segnalano la difficoltà degli acquirenti nell'ottenere un mutuo tra le cause prevalenti di cessazione dell'incarico a vendere. (FiscoOggi)