Emissioni 2025, entrano in vigore le nuove norme: rischio stangata per i costruttori

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HDmotori ECONOMIA

Il 2025 è arrivato e con il nuovo anno sono entrati in vigore in Unione Europea i nuovi limiti sulle emissioni di cui abbiamo tanto parlato negli ultimi mesi e che rappresentano un vero e proprio incubo per le case automobilistiche visto che c'è il rischio di incorrere in pesantissime multe che potrebbero pesare come macigni. L'anno che è appena iniziato si preannuncia quindi molto complesso per l'industria automotive del Vecchio Continente. (HDmotori)

Su altri media

Dopo un anno di crisi commerciale, problemi finanziari, delocalizzazioni e tagli di personale, il fatto che il settore automotive dell’Unione Europea non se la passasse esattamente alla grande era cosa nota a molti. (L'INDIPENDENTE)

Oggi, però, districarsi nel dedalo delle preferenze dei clienti, delle normative e delle barriere doganali sta diventando quanto mai difficile. Una macchina a benzina, una elettrica, una ibrida. (Corriere della Sera)

Si tratta di un passo decisivo nel percorso verso la mobilità a zero emissioni previsto dal Green Deal 2035. Un passo che tuttavia rischia di trasformarsi in un boomerang catastrofico per l’industria automobilistica del Vecchio Continente, già afflitta da costi crescenti della transizione ecologica e dalla pressione della concorrenza cinese sempre più agguerrita. (l'Automobile - ACI)

UE introduce i nuovi limiti sulle emissioni di CO2

Lo rileva l’associazione Clepa Intanto nel 2024 i tagli tra i fornitori di componenti auto in Europa sono più che raddoppiati rispetto al 2023, superando i 30 mila posti di lavoro persi. (Milano Finanza)

L’inizio della fine ha un nome, ma anche una data e un luogo. Nell’ordine: Dieselgate, Settembre 2015, Salone dell’Automobile di Francoforte. Con una coincidenza probabilmente non casuale, proprio il tempio dove si celebrava il rito pagano del motorismo mondiale fece da sfondo alla deflagrazione dello scandalo più clamoroso della storia dell’auto. (Avvenire)

Con un mercato europeo asfittico, l’elettrico che è un flop, la Germania automotive ko, Volkswagen traballante e Stellantis col futuro da decifrare, l’auto nell’Ue è messa malissimo. Chi è il potenziale salvatore della patria? La situazione, delicata e complessa, viene descritta da Andrea Cardinali, direttore generale Unrae (Case estere). (Motorisumotori.it)