Sanità italiana: un'analisi del 2022

Nel 2022, la sanità italiana ha affrontato sfide significative, con un calo generale dei livelli di assistenza sanitaria in tutto il Paese. Questo articolo esamina le tendenze emergenti, concentrandosi su tre regioni: Liguria, Abruzzo e Campania.

La Liguria si è classificata decima tra le Regioni e Province autonome per quanto riguarda l'adempimento ai livelli essenziali di assistenza (Lea) nel 2022. Nonostante un punteggio totale di 225,71 su un massimo di 300, la regione ha mostrato segni di peggioramento rispetto all'anno precedente. Tuttavia, è risultata adempiente secondo il nuovo sistema di garanzia (Nsg).

L'Abruzzo, al contrario, ha ricevuto un giudizio negativo dal Ministero della Salute per le sue prestazioni sanitarie. L'ultimo aggiornamento del monitoraggio dei Lea ha evidenziato insufficienze significative, posizionando l'Abruzzo tra le otto regioni con le peggiori valutazioni.

Infine, la Campania ha registrato un calo nei suoi punteggi di assistenza sanitaria nel 2022, con un decremento di 4,47 rispetto al 2021. Nonostante l'autonomia regionale, la Campania ha ricevuto un giudizio "insufficiente", in particolare per quanto riguarda le cure territoriali.

Il divario tra Nord e Sud continua ad ampliarsi, con solo due Regioni meridionali che garantiscono pienamente i Livelli essenziali di assistenza (Lea) ai propri cittadini. Questa frattura strutturale tra Nord e Sud del Paese non solo non accenna a ridursi, ma addirittura si amplia. Nonostante i miglioramenti nei servizi ospedalieri, l'assistenza sul territorio e i servizi di prevenzione come le vaccinazioni e gli screening stanno peggiorando. Queste tendenze sottolineano la necessità di interventi mirati per migliorare l'assistenza sanitaria in Italia.

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