Rider muore a Padova mentre nasce suo figlio

- Alì Jamat, un rider pakistano di 31 anni residente a Padova, ha perso la vita in un tragico incidente stradale mentre stava effettuando una consegna per l'azienda Glovo. L'incidente è avvenuto nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 settembre a Limena, una località situata nei pressi di Padova. Jamat, che stava completando la sua ultima consegna prima di tornare a casa, è stato travolto da un'auto e, nonostante i soccorsi tempestivi, è deceduto in ospedale dopo giorni di agonia.

La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità dei rider, che hanno deciso di scioperare per protestare contro le condizioni di lavoro precarie e per chiedere un miglioramento delle tutele. Il sindacalista della Cgil, Mirko Romanato, ha dichiarato che la morte di Jamat rappresenta "la scintilla di un disagio che esiste da anni". I rider, infatti, rischiano quotidianamente la vita per pochi euro a consegna, lavorando in condizioni spesso pericolose e senza adeguate protezioni.

Il tragico evento ha assunto un significato ancora più doloroso poiché è avvenuto proprio mentre nasceva il secondo figlio di Jamat, che non avrà mai la possibilità di conoscere suo padre. La vicenda ha acceso i riflettori sulle difficoltà e i rischi che i rider affrontano ogni giorno, sollevando interrogativi sulla necessità di riforme che garantiscano maggiore sicurezza e dignità a questi lavoratori.

La protesta dei rider, che è giunta al secondo giorno, si è svolta nelle piazze del centro di Padova, con numerosi partecipanti che hanno espresso la loro solidarietà e il loro sostegno alla famiglia di Jamat. Le richieste dei manifestanti sono chiare: un aumento delle retribuzioni e migliori condizioni di lavoro, per evitare che tragedie come quella di Alì Jamat possano ripetersi in futuro.

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