Un nuovo inizio per Bagnoli: dalla rinascita industriale al polo turistico

La rinascita di Bagnoli è finalmente in vista. L'area, un tempo sede dell'industria siderurgica Italsider, è pronta per una trasformazione radicale. Questa mattina è stato avviato il cantiere per la bonifica delle aree Fondiarie, un'area che si estende da Porta del Parco fino al mare lungo via Diocleziano, coprendo circa 16 ettari.

Il progetto di rigenerazione è guidato da Invitalia, l'ente responsabile del programma di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana, nonché proprietario dei terreni. Il piano prevede la trasformazione dell'area in un polo turistico, con l'obiettivo di rendere il mare nuovamente balneabile.

Il progetto è sostenuto da un finanziamento di 1200 milioni di euro, parte di un accordo siglato recentemente, che si aggiunge ad altre risorse già disponibili per un totale di circa due miliardi di euro. Questi fondi sono stati in gran parte spesi dal Commissario di governo e sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, segno che il progetto è preso molto sul serio.

Bagnoli ha una lunga storia industriale. Anni fa, l'area a caldo del centro siderurgico di Bagnoli fu spenta e due anni dopo l'Italsider chiuse formalmente i battenti. Nel 1994 iniziò la dismissione dell'ex acciaieria, un processo che ha portato alla scrittura de «La dismissione», un romanzo storico di Ermanno Rea pubblicato nel 2002.

Nonostante le molte promesse tradite nel corso degli ultimi trent'anni sul risanamento dell'ex Italsider, l'accordo firmato da Meloni e Manfredi segna un nuovo inizio per Bagnoli. Non è più una parola scritta sulla sabbia, ma un progetto concreto e tangibile. Con la firma dell'accordo, Bagnoli è pronta per un nuovo capitolo della sua storia.

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