Rivolte razziste nel Regno Unito: violenza e tensioni sociali

- Recentemente, diverse città del Regno Unito, tra cui Bristol, Hull, Blackpool, Stoke on Trent, Rotherham, Tamworth e Middlesbrough, sono state teatro di violente rivolte razziste. Questi sobborghi, un tempo roccaforti della classe operaia che sfidò Margaret Thatcher, sono ora al centro di una furiosa caccia ai migranti, con assalti ai centri di accoglienza per richiedenti asilo e ai luoghi di culto musulmani.

Le rivolte hanno causato danni per milioni di sterline, decine di feriti e oltre seicento arresti. Le comunità straniere vivono nel terrore e si organizzano in milizie di autodifesa per proteggersi.

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha annullato le sue vacanze in Europa per affrontare la crisi. Il governo ha introdotto misure di sicurezza rafforzate, con oltre 6000 agenti impegnati nella prevenzione e repressione delle proteste. Inoltre, è stata introdotta un'ora obbligatoria nelle scuole per combattere la disinformazione online, ritenuta una delle cause principali delle violenze.

I Conservatori hanno accusato il premier di essersi mosso tardi e male, mentre Nigel Farage ha parlato di rischio per la libertà di espressione. Tuttavia, la reazione negativa della maggior parte dell'opinione pubblica e le contro-manifestazioni a supporto degli immigrati hanno contribuito a calmare la situazione.

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