Netanyahu pronto a colpire l'Iran

- Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha deciso di lanciare una rappresaglia contro Teheran in risposta all'attacco missilistico del primo ottobre, scatenato per vendicare l'uccisione del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, da parte di Israele. Nel mirino dell'Idf (Forze di Difesa Israeliane) ci saranno le strutture militari iraniane, non i siti nucleari o quelli petroliferi, come ipotizzato inizialmente. La lista dei possibili obiettivi include installazioni delle Forze di terra dell'esercito della Repubblica islamica, basi utilizzate dai Pasdaran, accademie militari e basi aeree.

Netanyahu ha discusso per 50 minuti al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e la sua vice, Kamala Harris, in un'atmosfera definita "positiva". Oggi, il premier israeliano convocherà il gabinetto di sicurezza per ottenere l'approvazione dell'azione militare, che rischia di portare a una guerra totale con Teheran e di destabilizzare ulteriormente l'intero Medio Oriente. L'attacco, deciso durante una riunione di governo, prevede l'impiego di missili, incursori e jet contro le infrastrutture militari iraniane.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che l'attacco sarà "preciso e letale", mentre Biden ha esortato Netanyahu a ridurre al minimo le perdite civili. La situazione è estremamente tesa e il rischio di un pericoloso allargamento del conflitto è concreto. Tuttavia, Israele deve calibrare attentamente le sue mosse per evitare di rivelare troppi dettagli e, allo stesso tempo, potrebbe utilizzare strategie di disinformazione per confondere l'avversario.

In questo contesto, la guerra tra Israele e Libano continua a infuriare, con aggiornamenti costanti sul conflitto in Medio Oriente e a Gaza

Per saperne di più:
Ordina per: Data | Fonte | Titolo