Inchiesta ultrà, i legami tra Ferdico, Calhanoglu e Barella per i biglietti della Champions

- Il 26 maggio 2023, Marco Materazzi, leggenda dell'Inter, discuteva al telefono con Marco Ferdico, capo ultrà nerazzurro, rivelando che le informazioni provenivano direttamente da Javier Zanetti, ex compagno di squadra e vicepresidente della società. Le indagini della Dda e della Squadra mobile hanno portato alla luce un fiume di denaro che, negli anni, ha alimentato le tasche dei capi ultrà, con cifre che si aggirano intorno ai 200mila euro a testa.

L'inchiesta ha decapitato i vertici del tifo organizzato a San Siro, evidenziando come l'Inter, alternando atteggiamenti tra agevolazione colposa e sudditanza, intrattenga rapporti con la criminalità organizzata e con la criminalità da stadio. Le perquisizioni hanno coinvolto anche i fratelli Russo, cognato e socio in affari di Paolo Maldini, e hanno rivelato i legami tra Ferdico e giocatori come Calhanoglu e Barella per l'acquisizione di biglietti della Champions League.

Le intercettazioni hanno svelato come il gruppo di violenti nerazzurri gestisse tutti gli affari illegali dentro e fuori lo stadio Meazza, non tollerando intrusioni di concorrenti in trasferta. Andrea Beretta, leader omicida del gruppo, aveva incaricato Francesco Intagliata di dissuadere i "magliettari" napoletani dal vendere merce abusiva fuori dallo stadio.

La Procura di Milano, rappresentata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, ha richiesto la custodia cautelare per una ventina di capi ultrà arrestati due giorni fa dalla Guardia di Finanza e dalla polizia. Le indagini continuano a svelare nuovi dettagli su come i rapporti tra l'Inter e la criminalità abbiano permesso a questi gruppi di arricchirsi sulle spalle dei tifosi, alimentando un sistema di corruzione e violenza che sembra non avere fine.

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