Madrid, manifestazioni in ricordo delle vittime e proteste davanti all'ambasciata USA

- A Madrid, nella serata del 7 ottobre, si sono svolte due manifestazioni distinte: una in ricordo delle vittime degli attacchi di Hamas e contro l'antisemitismo, e l'altra a favore della Palestina davanti all'ambasciata degli Stati Uniti. La prima manifestazione, tenutasi nella centrale Puerta del Sol, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini che hanno voluto commemorare le vittime e ribadire il loro impegno contro ogni forma di odio e discriminazione. La seconda, convocata dal movimento Masar Badil, ha suscitato l'ira del governo israeliano, che ha accusato l'organizzazione di essere legata a gruppi terroristici come il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e Samidoun.

Durante la cerimonia nella sinagoga, alla quale ha partecipato anche Giorgia Meloni, il messaggio principale è stato quello di lavorare per il dialogo e di evitare che si ripetano tragedie come quella del 7 ottobre. Meloni ha sottolineato l'importanza di mantenere una postura di equilibrio, consapevole del ruolo strategico che il Medio Oriente riveste per i destini del mondo. Il ricordo delle vittime è stato accompagnato da un forte senso di orrore, evocato dalle parole di Kurtz in "Cuore di tenebra" di Conrad e riprese da Marlon Brando in "Apocalypse Now".

Il suicidio di Israele, ha affermato Meloni, è anche il nostro, e la consapevolezza di questa realtà deve spingerci a lavorare per la pace e la stabilità nella regione. La manifestazione a favore della Palestina, invece, ha visto la partecipazione di attivisti e simpatizzanti del movimento Masar Badil, che hanno espresso la loro solidarietà al popolo palestinese e la loro condanna delle politiche israeliane. La presenza di questo movimento a Madrid, dove ha tenuto il suo congresso internazionale annuale, ha destato preoccupazione e critiche da parte del governo israeliano, che ha ribadito la necessità di combattere il terrorismo in tutte le sue forme.

Le due manifestazioni di Madrid hanno evidenziato le profonde divisioni e le tensioni che ancora caratterizzano il conflitto israelo-palestinese, ma hanno anche mostrato la volontà di molti di lavorare per un futuro di pace e di dialogo.

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