Un nuovo approccio alla riforma sanitaria in Italia: strategie per abbreviare le liste d'attesa

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha annunciato una riforma significativa del servizio sanitario nazionale italiano, con l'obiettivo di ridurre le lunghe liste d'attesa per le visite specialistiche, gli esami e le analisi. Questo problema si è aggravato durante gli anni della pandemia e la riforma mira a dare una svolta a questa situazione.

Una delle misure chiave della riforma è l'estensione dell'orario di erogazione delle visite mediche diagnostiche e specialistiche, che saranno possibili anche nei giorni festivi, compresi sabato e domenica. Questo dovrebbe aumentare la disponibilità di appuntamenti e ridurre i tempi di attesa.

La riforma prevede anche l'istituzione di un sistema unico di prenotazione a livello regionale o infra-regionale. Questo dovrebbe semplificare il processo di prenotazione per i pazienti e migliorare l'efficienza del sistema sanitario.

Per incentivare i medici a lavorare in orari aggiuntivi, la riforma prevede incentivi fiscali e la possibilità di assunzione a tempo indeterminato di dirigenti sanitari da parte di aziende ospedaliero-universitarie. Inoltre, sono state introdotte nuove disposizioni in materia di tariffe orarie per le prestazioni aggiuntive svolte dal personale medico e del comparto sanitario.

Dopo l'approvazione del Senato, la Camera ha dato il via libera alla riforma con 171 voti favorevoli e 122 contrari. La maggioranza ha definito la riforma "epocale" perché affronta un problema cronico della sanità italiana. Con l'approvazione di questa riforma, si spera che i cittadini non debbano più aspettare tempi inaccettabili per un esame o una visita, o rivolgersi a proprie spese al settore privato.

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