Riforma del calcio italiano: un passo avanti verso la modifica dello statuto

Il mondo del calcio italiano sta attraversando un periodo di cambiamenti significativi. Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), Gabriele Gravina, ha recentemente tenuto una riunione con le componenti federali per discutere una possibile riforma del sistema calcio. Questa mossa è stata spinta dall'approvazione dell'emendamento Mulé, che prevede una gestione autonoma per le leghe professionistiche e il diritto a una rappresentanza equa a livello federale.

Nonostante l'importanza dell'incontro, non è stato raggiunto un accordo tra la Figc e le Leghe. La riunione, tenutasi a Roma il 22 luglio, aveva come obiettivo principale verificare le condizioni per un possibile riequilibrio delle rappresentanze all'interno della Federazione. Tuttavia, le discussioni non hanno portato a una conclusione condivisa.

Di fronte a questo stallo, la prospettiva ora è quella di una modifica dello Statuto. Questo potrebbe comportare un possibile slittamento dell'assemblea elettiva prevista per il 4 novembre, che potrebbe essere posticipata a febbraio. La Lega Serie A, in particolare, continua a richiedere una quota elettorale e una rappresentanza in consiglio maggiori, in proporzione al contributo economico dato al movimento calcistico.

In una nota rilasciata al termine della riunione, il presidente Gravina ha dichiarato: "Verificate le posizioni di tutti senza nemmeno parlare di richieste e di numeri specifici, sottoporrò al Consiglio Federale, già fissato per lunedì 29 luglio, la possibilità di convocare un'assemblea per la modifica dello Statuto per favorire, nelle prossime settimane, un'approfondita e auspico fruttuosa riflessione sulle modifiche da attuare". Queste parole sottolineano l'impegno del presidente a cercare una soluzione equa e sostenibile per il futuro del calcio italiano.

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