Il gruppo Caltagirone è pronto a salire ancora di più in Anima. Come si legge sul Corriere della Sera, la salita dal 3,2% al 5,3% di Anima preluderebbe a un nuovo arrotondamento della quota fino…
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Dall’Opa di Banco BPM su Anima all’Ops di Unicredit su Banco BPM. E’ in pieno fermento il risiko bancario italiano. E tra i protagonisti che muovono le pedine sullo scacchiere troviamo anche l’immobiliarista romano Francesco Caltagirone. Dopo aver aumentato la sua partecipazione nel capitale di MPS, Caltagirone ha alzato la sua quota anche in Anima, salendo al 5 per cento. Un’operazione che porta la data del 29 novembre scorso e che è stata resa nota dalla Consob a mercati chiusi.
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( Il Sole 24 Ore Radiocor ) Anima Holding ancora in rialzo a Piazza Affari e ormai sempre più distante dal prezzo dell’offerta pubblica di acquisto di 6,2 euro proposto da Banco Bpm lo scorso 7 novembre. I titoli questa mattina si attestano a 6,53 euro e guadagnano l’1%. Hanno superato il prezzo dell’opa venerdì 29 novembre e a passo lento ogni giorno sono sempre saliti . Ieri è emerso che Francesco Gaetano Caltagirone ha arrotondato la propria partecipazione al 5,292% dal precedente 3,1%.
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La sgr milanese guidata da Alessandro Melzi d’Eril con il suo ghiotto portafglio di risparmio gestito è al centro degli interessi dei giocatori La partita di risiko tra le banche italiane continua e anzi, si fa sempre più stringente. La mano oggi è di Caltagirone il quale, secondo quanto emerge dalle ultime rilevazioni Consob, detiene ora il 5,3% del capitale di Anima Holding, in aumento quindi rispetto al precedente 3,2%.
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Dalle comunicazioni diffuse dalla Consob il 9 dicembre 2024 si apprende che il 29 novembre Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato la partecipazione nel capitale di Anima Holding, portandola al 5,292%, da una situazione precedente del 3,192% al 28 aprile 2022. La quota è detenuta tramite quattro società controllate.
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Anima, Mps e Bpm: il risiko passa da Caltagirone. E Unicredit ha in serbo una grossa novità per l’Ops su Piazza Meda Francesco Gaetano Caltagirone vuole dire la sua nel risiko del credito. L’imprenditore romano continua a tessere la ragnatela di partecipazioni, ponendosi come interlocutore chiave delle principali operazioni sul tavolo in questi mesi, a partire dall’Ops di Unicredit su Banco Bpm. Se vuoi aggiornamenti su…
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I grandi soci muovono le loro pedine nel risiko bancario, con l’obiettivo di presidiare il risparmio italiano. Dopo che venerdì il Crédit Agricole è salito al 15,1% di Banco Bpm, così, ieri è toccato al gruppo Caltagirone aumentare la quota in Anima Holding dal 3,2 al 5,3%. La mossa dell’imprenditore romano rafforza la posizione dei soci italiani nella sgr che gestisce un patrimonio di 205,2 miliardi.
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Si tratta dell'ennesima mossa nella complessa partita che coinvolge Unicredit, Banco Bpm, Crédit Agricole e banca Mps. Anima è oggetto di Opa da parte di Banco Bpm che ha già una partecipazione del 22%
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Francesco Gaetano Caltagirone ha aumentato al 5,292% la sua quota in Anima Holding dal 3,192% di aprile 2022. Il superamento della soglia è del 29 novembre scorso, secondo gli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti. Dalla fotografia dell'azionariato del sito di Anima la precedente presenza dell'imprenditore romano nel capitale era pari al 3,46 per cento. .
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