L'HuffPost 02/02/2021
A quel lunghissimo confine nordorientale che separa l’ex Birmania da un vicino molto potente e molto ingombrante: la Cina. Qualcosa in quell’incontro sembra aver probabilmente portato il leader militare golpista a credere che la Cina sarebbe stata disposta a farsi avanti per il suo vicino birmano, insomma. E l’incontro, il mese scorso, tra il massimo diplomatico cinese, Wang Yi, e il generale golpista Min Aung Hlaing, potrebbe essere stato il punto cardine nel determinare il colpo di Stato.
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