Rivolta a Regina Coeli

- Le grida e i colpi in lontananza che si sono uditi all'inizio della serata di mercoledì provenivano dal carcere di Regina Coeli, dove è scoppiata una rivolta. Nel carcere romano, già oggetto di attenzione da parte delle Pecore Elettriche pochi giorni fa, alcuni detenuti della sezione ottava, che ospita i cosiddetti "detenuti protetti", hanno dato fuoco a dei materassi in segno di protesta. Regina Coeli, noto anche come il carcere dei suicidi, ha visto divampare un incendio che ha provocato danni ingenti. Questo carcere, tristemente famoso per il numero di detenuti morti dietro le sbarre, ha registrato 15 decessi negli ultimi quattro anni, secondo i dati forniti da Ristretti Orizzonti.

Nella notte tra mercoledì e giovedì, gli abitanti di Trastevere, il rione dove è situato il carcere in un ex convento seicentesco, hanno assistito allo spettacolo delle fiamme che uscivano dal tetto dell'edificio. L'emergenza carceri, già critica, ha visto un ulteriore peggioramento con questa rivolta, che si è placata solo in mattinata. Secondo quanto ricostruito, l'incendio sarebbe stato appiccato da alcuni detenuti utilizzando bombolette di gas da campeggio, normalmente impiegate per cucinare.

La rivolta ha provocato danni ingenti, e le esplosioni e i disordini hanno reso la situazione ancora più critica. Il cappellano del carcere ha riportato alla realtà su detenuti e immigrazione, sottolineando la gravità della situazione. Tuttavia, la sinistra è stata accusata di sciacallaggio in merito alla vicenda.

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