Israele attacca Hezbollah e Yemen

- Israele ha intensificato le sue operazioni militari, colpendo obiettivi in Libano e Yemen, in un'escalation che ha visto l'eliminazione di Nasrallah, ex leader di Hezbollah, e di gran parte della dirigenza dell'organizzazione. Gli attacchi, che hanno coinvolto due porti e un aeroporto, sono stati accompagnati da movimenti di truppe di terra al confine nord, preludio a possibili operazioni su piccola scala in territorio libanese. Secondo fonti statunitensi, citate da Abcnews, queste operazioni sono già in corso o imminenti.

Nel contesto di questa escalation, la vittoria dell'estrema destra in Austria e le politiche dell'Afd in Germania aggiungono ulteriori elementi di tensione in un'Europa già segnata da profondi cambiamenti politici. La visita del presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, insieme al presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, a Marzabotto, luogo simbolo della resistenza italiana, assume un significato particolare in questo clima di incertezza.

Nel frattempo, in Italia, si discute del concordato preventivo senza sanzioni, definito dall'opposizione come un "regalo agli evasori". Questo provvedimento, che mira a facilitare la regolarizzazione delle posizioni fiscali, ha suscitato un acceso dibattito politico, con critiche che sottolineano il rischio di incentivare comportamenti illeciti.

In questo scenario complesso, le operazioni militari israeliane rappresentano un ulteriore fattore di destabilizzazione, con possibili ripercussioni a livello internazionale. La situazione in Medio Oriente, già critica, rischia di peggiorare ulteriormente, mentre l'Europa si trova a dover affrontare sfide interne ed esterne sempre più pressanti.

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