Non guarderò i mondiali in Qatar: per rispetto dei migranti morti e sfruttati per costruire cattedrali nel nulla (vedi: inchiesta del Guardian e denunce di Amnesty International). In un paese dove l’omosessualità viene definita «un danno morale» e le donne non sono libere, dove il calcio non è passione, ma affare. In tanti, tifosi ex calciatori (Éric Cantona in testa) intellettuali, hanno deciso di boicottare questa manifestazione per assenza di diritti umani.
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Siamo certi che il mondo dell'informazione e i giornalisti di tutto il mondo sapranno raccontare ciò che avviene anche al di fuori dei rettangoli di gioco: non c’è civiltà senza diritti. Così come i protagonisti in campo sapranno esprimere valori di rispetto e di libertà per i diritti e la parità di genere: il calcio fa parte della vita, non è separato da essa.
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Siamo ormai vicini all’inizio del mondiale FIFA in Qatar che, sotto molti punti vista, appare come un qualcosa di unico e di diverso rispetto alle precedenti edizioni della Coppa del Mondo di calcio. Come per ogni grande evento sportivo, come già spiegato da L’Indipendente nel Monthly Report del giugno scorso, diventa difficile separare in maniera netta la componente sportiva da quella politica. Questa edizione del mondiale di calcio appare unica anche in questo aspetto: non perché questa volta diventi possibile la separazione…
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Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia: "Servono criteri diversi e più stringenti per l’assegnazione di grandi aventi sportivi per quanto riguarda il rispetto dei diritti" Non è tutto oro quel che luccica. A poche ore dal via della Coppa del Mondo in Qatar, la prima storica edizione nel mondo arabo, restano alcuni temi irrisolti in un paese dove sono ancora evidenti il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori migranti, così come la discriminazione verso la comunità Lgbtq+ e dove le donne vivono ancora in una…
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Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. TuttoNapoli.net Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. Come riporta il Corriere dello Sport, l'insolito contesto scelto per la manifestazione mette in luce diversi temi: dal caso dei tifosi a pagamento, con il compito di diffondere l'immagine positiva del torneo e del paese attraverso le strade e i social media, all'impatto ambientale degli…
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Al via domani la competizione mondiale in Qatar, al centro di polemiche e riflessioni. Come riporta il Corriere dello Sport, l'insolito contesto scelto per la manifestazione mette in luce diversi temi
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Una visione della skyline di Doha, la capitale del Qatar. Gli stadi che ospiteranno il Mondiale orbitano tutti intorno alla città e sono raggiungibili con un treno speciale che ferma solo davanti agli impianti
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Forse siamo lì, all’ultimo stadio. Già nel 1983 il sociologo Franco Ferrarotti, intervistato da Oliviero Beha, diceva: “Il momento ludico del calcio è stato ucciso, spezzato, cancellato dal fatto che lo schema degli interessi prevalenti, si sono imposti sull’attività sportiva”. E quest’ultima è entrata a far parte di una normale attività produttiva. Sono passati quarant’anni da allora. Se rivediamo le immagini di quegli anni in tv, la vittoria del Mundial spagnolo nel 1982, il braccio sinistro sollevato…
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Qatar 2022, Pietro Senaldi: "Polemiche ipocrite. Ecco come l'Italia ha risolto il problema" Il condirettore di Libero Pietro Senaldi commenta le polemiche sui Mondiali in Qatar: "Domenica iniziano i Mondiali in Qatar: a meno di 48 ore dal fischio di inizio si fa finta di scoprire che è uno Stato che non rispetta i diritti umani, tanto meno quelli delle donne. L'Italia ha scelto la sua posizione, si è fatta eliminare e ha risolto il problema…
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