Dazi, l’Italia presenta il suo piano di azione per l’export. E Meloni ottiene garanzie per fondi sulla difesa comune Ue
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Dall’euro digitale, per contrastare le stablecoin trumpiane, al nodo delle risorse da mettere in campo per il riarmo europeo, passando per una maggiore competitività delle industrie e all’introduzione della neutralità tecnologica, per perseguire la transizione verde: sono i temi cardine su cui hanno discusso, per tutta la serata del 20 marzo, i leader dell’Ue. Dal ReArm Eu a Readiness 2030: cambia il nome ma non i problemi Un nome meno bellicista, dopo le critiche della premier italiana, Giorgia Meloni, e dello spagnolo, Pedro Sánchez Pérez-Castejón. (Italia Oggi)
La notizia riportata su altri giornali
Quegli 80 miliardi «sembrano molti ma sono virtuali». «Forse dovremmo prenderci un po’ più di tempo». (il manifesto)
Nelle conclusioni è stato ribadito anche il sostegno all'Ucraina, che ha incontrato un ampio consenso (solo l'Ungheria, ancora una volta, si è tirata fuori). Sulle armi, invece, è arrivato un appoggio in linea di massima, ma in realtà rimane molta incertezza su come i piani di riarmo della Commissione dovrebbero essere finanziati. (Fanpage.it)
L’idea di Europa che Giorgia Meloni pare avere in mente non è distante solo da quella immaginata nel Manifesto di Ventotene. BRUXELLES. (La Stampa)
Così all’esterno del Senato il ministro della difesa Guido Crosetto, rispondendo alle domande dei cronisti sulle tensioni con il ‘Carroccio’ per il voto sul riarmo europeo. Guido Crosetto cita l’ex allenatore Vujadin Boskov parlando delle presunte divisioni nella maggioranza sul piano di riarmo Ue. (LAPRESSE)
Al Consiglio europeo di Bruxelles, Giorgia Meloni fa pressing su due dei temi più importanti per il governo italiano in questo momento storico: l'immigrazione e l'aumento delle spese in armamenti, bilanciato dalla necessità di non compromettere le finanze pubbliche. (Adnkronos)
Il Consiglio europeo ribadisce il sostegno a Kiev: «Sì agli sforzi negoziali ma verso una pace giusta e duratura». Sul tavolo dei leader anche l'economia e l'immigrazione (Open)