Salvini a Pontida tra Orban e le bandiere russe: «Paghino i banchieri, non gli operai. Via la cittadinanza a chi delinque»

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Matteo Salvini parla per una ventina di minuti dal palco di Pontida, chiudendo l'edizione numero 36 del raduno della Lega. In maniche di camicia celeste e pantaloni scuri, il segretario e vicepremier ha parlato con il 'corteo' di ministri e capigruppo parlamentari della Lega. Parole d'ordine più ripetute al microfono e accolte dal maggior numero di applausi sono state: l'autonomia differenziata, che è legge da giugno e da cui «non si torna indietro», ha scandito Salvini. (ilgazzettino.it)

Ne parlano anche altri giornali

Elon Musk applaude sui social con due emoji di 'fuoco' al comizio di Viktor Orban, Matteo Salvini, Geert Wilders e Andrè Ventura a Pontida. (L'HuffPost)

"La Russia è una grande nazione e Putin è un grande presidente". Alla festa della Lega c'è chi ha portato la bandiera russa sotto il palco di Pontida E se da un lato dice di non temere ulteriori avanzamenti verso l'Europa dell'esercito russo, dall'altro afferma mentre il generale Vannacci sale per la prima volta sul palco di Pontida: "Io ho votato per quel signore lì". (La Stampa)

Ma diversa anche da quella degli ultimi anni, concentrata sulla politica nazionale. È la sfida che Matteo Salvini ha rilanciato con quella che più di un oratore ha voluto definire la “nuova Pontida” della Lega. (Il Dubbio)

Dall’autonomia differenziata alle banche: le parole di Salvini al raduno di Pontida

Il generale al termine del raduno di Pontida (LAPRESSE)

Grazie a tutti voi che siete qui oggi, siete tantissimi, la vostra presenza è il segnale che il nostro partito è unito e combatte per i nostri ideali, primo tra tutti l’autonomia differenziata delle regioni. (Riviera24)

E' questo lo slogan del comizio leghista di Pontida, paesino della bergamasca, che ha visto protagonista il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. Tra gli invitati, oltre al primo ministro ungherese Viktor Orban, il portavoce di Vox, Jose Antonio Fuster, l'olandese Geert Widers, il portoghese Andrè Ventura di Chega e l'austriaca Marlene Svazek di Fpo. (QuiFinanza)