I nemici (e gli amici) in guerra

I nemici (e gli amici) in guerra
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Corriere della Sera ESTERI

Può sembrare cinico dirlo, perché tutti odiamo le guerre come l’atto più atroce che possa compiere il genere umano, e tutti dobbiamo aver rispetto di ogni vita, anche di quella del peggior delinquente: ma uccidere i capi di Hezbollah è di gran lunga più comprensibile e moralmente accettabile che uccidere decine di migliaia di palestinesi inermi. Non è certo per motivi etici che l’azione chirurgica di Israele in Libano ha subito molte meno condanne dell’invasione di Gaza (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Le Forze armate di Israele (Idf, Tzahal) hanno iniziato le operazioni di terra nel Sud del Libano, dichiarando che l’obiettivo è distruggere le infrastrutture militari di Hezbollah nei villaggi a ridosso della Linea Blu. (Limes)

Le bambine e i bambini nel sud del Libano sono in grave pericolo di vita. Ieri l’esercito israeliano ha iniziato l’incursione di terra nel sud del Libano. È la sua prima incursione di terra dal 2006. Libano: incursione di terra delle forze israeliane (Save the Children Italia)

E lo fa sfidando il nemico in casa, attirandolo sul terreno prediletto e originario del partito armato: la guerriglia mordi-e-fuggi da botole collegate a tunnel sotterranei, agguati nella boscaglia e tra le macerie delle case civili sistematicamente rase al suolo dall’artiglieria e dall’aviazione di Israele (Giornale di Sicilia)

Unifil, la missione che non trova pace

Con l’invasione israeliana del Libano e l’attacco missilistico iraniano su Israele, il Medio Oriente è in guerra totale. L’escalation in Medio Oriente è sfociata in una guerra regionale. (La Stampa)

Beirut, «6 morti e 7 feriti in raid israeliano» (Il Sole 24 ORE)

Ma i circa diecimila militari inquadrati nella missione di peacekeeping dell’Onu nata nel 1978 e riformulata all’indomani della guerra del 2006 sulla cosiddetta Linea Blu, «mantengono le posizioni». (il manifesto)