“Vado al ristorante con Alberto Stasi un paio di volte al mese, a casa cenavo con un topo. La pizza fa schifo, il pesce? Il mare il mare è una fogna”: Vittorio Feltri scatenato

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“Mangio poco e niente carne. Amo tutti gli animali, anche i topi, e non voglio ammazzarli”. Un Vittorio Feltri vegetariano (e animalista) che non t’aspetti. In una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, lo storico giornalista bergamasco discetta di abitudini alimentari a tavola e non. A partire da una fiera antimeridionalità sulla cucina. “Mai nessuno ha scritto un libro sulla cucina del Nord: si parla solo di Puglia, Sicilia, Napoli (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Come era prevedibile le parole di Vittorio Feltri, intervistato dal Corriere sulle proprie abitudini a tavola, hanno fatto scalpore e suscitato ire funeste. Ed è subito polemica. (Il Fatto Quotidiano)

"Tutte schifezze", ha detto parlando del suo primo libro dedicato al cibo "Mangia come scrivi"scritto a quattro mani con il critico gastronomico Tommaso Farina. Risponde così Alfonso Iaccarino, lo chef stellato campano che ha portato nel mondo l'eccellenza della cultura gastronomica del meridione, alle parole di Vittorio Feltri che ha "bocciato" i piatti della tavola meridionale. (la Repubblica)

Si intitola "Mangia come scrivi" ed è una guida a 35 ristoranti tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia. Dove assaggiare "l'alta cucina del Nord". (Today.it)

«Io ragiono con la testa da giornalista. Mai nessuno ha scritto un libro sulla cucina del Nord: si parla solo di Puglia, Sicilia, Napoli. Vittorio Feltri ha pubblicato Mangia come scrivi, il suo primo libro dedicato alla cucina, scritto a quattro mani con il critico gastronomico Tommaso Farina. (Corriere della Sera)

Vittorio Feltri, noto giornalista e scrittore italiano, ha recentemente pubblicato un nuovo libro intitolato “Mangia come scrivi”, scritto in collaborazione con il critico gastronomico Tommaso Farina. Questo volume rappresenta una guida all’alta cucina del Nord Italia. (inItalia)

Nel lontano luglio 2024 Vittorio Feltri, parlando della sua amata Roma "santa e dannata" in un'intervista al Tempo, ne elogiava anche il modo di vivere il cibo, conviviale e "spettinato" ma sempre "de core": «A Roma si mangia da dio» affermava il direttore del Giornale, bergamasco classe 1943 «dal ristorante rinomato alla trattoria nei vicoli, i menu ti ingolosiscono e ti mettono allegria, la pasta alla gricia, all’amatriciana, i carciofi alla romana, la vignarola, i fiori di zucca, l’abbacchio a scottadito, sono piatti che rimpiango anche io che ormai mangio come un canarino, ma è l’atmosfera che ti avvolge e coinvolge, come quando il cameriere ti porge la pietanza dicendo: "Magna dottò che sto piatto cancella i pensieri e te rimette ar mondo!". (Gambero Rosso)