La resa di Zelensky, gli ucraini ri-vivano

La resa di Zelensky, gli ucraini ri-vivano
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Quotidiano di Sicilia ESTERI

Votazioni sospese per la guerra Non appena si è verificata l’invasione del dittatore russo, Vladimir Putin, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato lo stato di emergenza e, conseguentemente, ha sospeso le votazioni che si sarebbero dovute verificare poco dopo. In questo modo egli ha assunto i pieni poteri, di fatto abolendo il suo Parlamento, dal quale peraltro ha espulso con decreto alcune decine di deputati dell’opposizione motivando che essi fossero filorussi. (Quotidiano di Sicilia)

Se ne è parlato anche su altre testate

Secondo un deputato dell’opposizione ucraina, “Zelensky è un pessimo presidente ma è del tutto legittimo”. "I nostri obiettivi di guerra non cambiano, con o senza l’attuale presidente nemico", dice a Fanpage. (Fanpage.it)

Ma mentre l’Ue si prepara al ritorno di Trump alla Casa bianca, la guerra russo-ucraina, all’approssimarsi del terzo anno di conflitto, vede ormai il giro di boa. La scena è tutta per Volodymyr Zelensky. (il manifesto)

Appena il leader ucraino ha ammesso che riprendere il Donbass occupato e la Crimea annessa dieci anni fa non è più alla portata delle bocche da fuoco di Kiev, c’è chi ha sperato in una svolta diplomatica e chi si è affrettato nei prevedibili «l’avevo detto, l’avevo scritto». (Avvenire)

La partita di Zelensky

Nessuna resa nei confronti di Vladimir Putin, ritenuto un «pazzo che ama uccidere». Un solo vero obiettivo: convincere Donald Trump. (ilmessaggero.it)

Da diverse ora circola la notizia, clamorosa, della resa incondizionata di Volodymyr Zelensky: il presidente ucraino sarebbe ormai a un passo dal ritirare le sue truppe, pronto a mollare la Crimea e il Donbass alla Russia dell’invasore Vladimir Putin (Il Dubbio)

Ovviamente, occidentali e russi sono attori fondamentali per il futuro della guerra, e della pace ma le loro mosse dipenderanno in gran parte da quello che accadrà in Ucraina. Per capire le conseguenze della dichiarazione di Zelensky di non essere in grado di riprendersi i territori oggi in mano ai russi, non bisogna guardare alla risposta degli alleati europei e americani, e tanto meno a quella di Putin. (ilmattino.it)