Morte Andrea Prospero, il 18enne Emiliano Volpe arrestato con l'accusa di istigazione al suicidio non risponde al gip
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Emiliano Volpe, 18 anni, arrestato con l'accusa di istigazione al suicidio di Andrea Prospero, non ha risposto alle domande del gip del Tribunale di Perugia, Margherita Amodeo, durante l'interrogatorio di garanzia. Il giovane è agli arresti domiciliari, nell'ambito dell'inchiesta della Procura perugina scattata dopo la morte del diciannovenne, avvenuta il 24 gennaio. Secondo le accuse, la vittima dopo aver maturato il proposito suicida avrebbe chiesto informazioni sulle modalità di esecuzione, chiedendo consigli sulla piattaforma d'intelligenza artificiale ChatGpt su quali e quanti farmaci ingerire per realizzare il suo proposito. (Corriere Roma)
La notizia riportata su altri giornali
Il diciottenne accusato di istigazione e aiuto al suicidio per la morte di Andrea Prospero, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Margherita Amodeo. Il giovane si trova agli arresti domiciliari dal lunedì scorso, dopo l’inchiesta coordinata dal procuratore Raffaele Cantone. (Umbria Journal il sito degli umbri)
Pochi minuti in silenzio davanti al gip di Perugia, poi via in auto da un garage interdetto ai giornalisti dove era arrivato. E' durata il tempo strettamente necessario per avvalersi della facoltà di non rispondere nell'interrogatorio di garanzia, la presenza nelle aule di giustizia del capoluogo umbro del diciottenne romano nei confronti del quale lo stesso giudice ha disposto gli arresti domiciliari con l'accusa di induzione o aiuto al suicidio di Andrea Prospero. (Il Centro)
Gli inquirenti hanno intercettato una chat su Telegram in cui il 18enne avrebbe incoraggiato la vittima a togliersi la vita: "Mangia tutte e 7 le pasticche e basta". (Fanpage.it)

Davanti al Gip di Perugia il giovane accusato di aiuto suicidio ad Andrea Prospero. Il diciottenne è entrato in aula da un ingresso secondario. (Il Capoluogo)
Scena muta. Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip di Perugia, Margherita Amodeo, il diciottenne di Roma finito agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione o aiuto al suicidio, riguardo alla morte di Andrea Prospero, universitario di 19 anni, di Lanciano (Ch), che si è tolto la vita il 24 gennaio scorso nel capoluogo umbro. (AbruzzoLive.tv)
Da sottolineare che Andrea Prospero, nel momento in cui quel messaggio è stato inviato, era già morto da diverse ore. Questo è il messaggio che l'utente, identificato dalla Procura della Repubblica di Perugia come il 18enne romano, ha inviato nella chat in cui si sviluppa il caso che lo riguarda, ora agli arresti domiciliari con l'accusa di istigazione o aiuto al suicidio. (leggo.it)