Raid russo su Kiev, colpito un ospedale pediatrico: si scava tra le macerie

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La Nuova Sardegna ESTERI

Attacco missilistico russo su Kiev. Nel raid è stato colpito l'ospedale Okhmatdyt, il più grande centro medico pediatrico dell'Ucraina. Ci sono morti e feriti. Si scava tra le macerie per cercare superstiti. L'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev "è stato danneggiato da un attacco russo. Ci sono persone intrappolate sotto le macerie e non si conosce il numero esatto di feriti e morti. Ora tutti stanno aiutando a rimuovere le macerie: medici e gente comune", ha scritto in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (La Nuova Sardegna)

La notizia riportata su altre testate

01:10 Decine di missili contro diverse citta' ucraine: le immagini mostrano le conseguenze di un attacco russo nella capitale Kiev. Si tratta di un raro attacco aereo diurno, che ha causato la morte di almeno 10 persone e provocato pesanti danni all'ospedale pediatrico della capitale ucraina (Il Mattino di Padova)

Distruzione parziale dell'edificio di un centro medico. "La capitale è stata nuovamente attaccata. (Gazzetta di Parma)

Per ricevere le notizie di Sky TG24: Orban è arrivato stamattina in Cina. "Missione di pace 3.0", ha scritto sul suo profilo X il premier ungherese prima di incontrare Xi a Pechino. Putin non confida in una tregua in Ucraina prima dell'avvio di colloqui pace, secondo Orban. (Sky Tg24 )

'Colpita seconda struttura medica a Kiev, 4 morti'

Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky che è in visita in Polonia. Uno degli ospedali per bambini più importanti non solo in Ucraina, ma anche in Europa. (Vanity Fair Italia)

In questo video si sente violento il boato dell'esplosione del missile che ha colpito un'ala della struttura sanitaria mandando in briciole parte di uno stabile di piani. Incerto al momento il bilancio delle vittime. (Panorama)

Per evitare un’escalation, l’opzione militare va necessariamente affiancata dall’azione diplomatica, con l’obiettivo di trovare il bandolo dell’intricatissima matassa che al momento sembra impedire il raggiungimento della pace attraverso il negoziato. (la Repubblica)