Nordio agita lo spettro del terrorismo
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Il ruolo richiederebbe prudenza, almeno un minimo per permettere ai magistrati di svolgere serenamente il proprio lavoro. Non sembra però pensarla in questo modo il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ieri, facendo riferimenti agli scontri tra studenti e polizia avvenuti venerdì in occasione del «No Meloni Day», si è lasciato andare a qualcosa di più di un semplice commento: «Spero che la magistratura intervenga nei tempi più rapidi e nel modo più severo nei confronti di questi banditi che hanno ferito le forze dell’ordine». (il manifesto)
Su altri giornali
Migliaia di studenti sono oggi in piazza, pronti a manifestare in tutto il Paese per lo sciopero nazionale organizzato dall'Unione degli Studenti, Link - Coordinamento Universitario e Rete della Conoscenza. (Corriere della Sera)
Dura presa di posizione del Guardasigilli sugli incidenti di ieri: "Anche in passato hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti, poi si fa il gesto della P38 per strada e poi si spara. (Sky Tg24 )
“Non sono state manifestazioni di protesta, ma attacchi ai limiti dell’eversione, violenti, ingiustificabili”. Con queste parole, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, in un’intervista al Corriere della Sera, ha condannato fermamente gli episodi di violenza avvenuti durante le proteste studentesche. (Orizzonte Scuola)
Le mani sporche di sangue sui volti della premier Meloni e i ministri Tajani, Nordio e Piantedosi. Il fantoccio di Giuseppe Valditara dato alle fiamme. (La Stampa)
“Come tutte le forme di violenza sono inaccettabili, spero che la magistratura intervenga nei tempi più rapidi e nel modo più severo perché purtroppo vista la mia età ho visto come è nato il terrorismo, proprio anche a Torino: hanno iniziato così, prima si incita alla rivolta, poi si aggrediscono i poliziotti e poi si fa il gesto della P38 per strada e poi però si spara. (La Stampa)
E’ partito da piazza XVII Dicembre, accanto a Porta Susa, il corteo degli studenti medi per il “No Meloni day” che si sta svolgendo in 35 città italiane per protestare contro il governo. (La Repubblica)