L’ex detenuta nel carcere di Teheran: «Continuate a parlare di Cecilia Sala, rischia la tortura»
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«Non rimanete in silenzio. Continuate a parlare di Cecilia Sala». È quanto ha detto in un'intervista a Repubblica Nazanin Zaghari-Ratcliffe, 46enne insegnante britannico-iraniana, detenuta per 6 anni nel carcere di Evin per ragioni politiche, riguardo all'arresto da parte di Teheran della giornalista italiana. A Sala oggi direbbe «che tutto questo finirà. Che lei non c'entra niente. Che non è colpa sua, nonostante quello che certa gente potrà dire. (L'Unione Sarda.it)
Ne parlano anche altri giornali
C’è un controcanto, quello dell’odio che viaggia sul web. Il professore sui social è arrivato a chied… (la Repubblica)
«Cecilia, resisti, resisti, resisti, resisti». Una lettera aperta che la Fregona ha affidato a Facebook e che è stata ripresa da Orizzontescuola.it. (ilgazzettino.it)
Il loro, dunque, è un sentito appello agli organi di informazione. La madre e il padre della reporter, Elisabetta Vernoni e Renato Sala, hanno rivolto questo invito alla stampa tramite un comunicato diffuso ai giornalisti. (Liberoquotidiano.it)
È quanto ha chiesto ieri (venerdì 3 dicembre) al suo avvocato Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il 38enne avrebbe sentito parlare per la prima volta della giornalista di Chora Media e del Foglio arrestata in Iran e, a quanto fa sapere il difensore Alfredo De Francesco, durante il colloquio di ieri il suo assistito avrebbe voluto saperne di più. (ilgazzettino.it)
Dal piano diplomatico a quello politico-istituzionale passando per la giustizia, ecco le possibili soluzioni del Governo italiano per la liberazione di Cecilia Sala, la giornalista romana detenuta nel carcere iraniano di Teheran dal 19 dicembre scorso. (Fanpage.it)
Niente è più pericoloso della fiducia. (La Stampa)