Arpino – La “Tombola Vivente”, la straordinaria iniziativa per divertirsi tra musica e buon cibo mentre si aspetta la Befana
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Il Comitato San Sosio propone la prima edizione in assoluto della “Tombola Vivente”, un’iniziativa che punta alla convivialità, che intende essere occasione per stare insieme e divertirsi in maniera spensierata. L’evento si terrà nella mattinata di domani, domenica 5 gennaio, a partire dalle ore 11:00 presso l’omonima piazza del rione San Sosio, nella contrada Vallone di Arpino. Ci saranno anche stand gastronomici e dolci della tradizione natalizia, il tutto allietato dalla musica. (Frosinone News)
Se ne è parlato anche su altri media
Il caso del sequestro di Cecilia Sala in Iran soltanto in apparenza è una replica di eventi lontani di cui riecheggia alcune modalità. Tuttavia ci sono quanto meno delle eccezioni. (L'HuffPost)
È quanto ha chiesto ieri (venerdì 3 dicembre) al suo avvocato Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano bloccato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti. Nei giorni scorsi il 38enne avrebbe sentito parlare per la prima volta della giornalista di Chora Media e del Foglio arrestata in Iran e, a quanto fa sapere il difensore Alfredo De Francesco, durante il colloquio di ieri il suo assistito avrebbe voluto saperne di più. (ilgazzettino.it)
La professoressa La Fregona è laureata in Lettere antiche e insegna dal 2000 Italiano e Storia per stranieri, nei corsi diurno e serale presso l'Iti di Belluno, e nella sezione carceraria locale, ed è attualmente distaccata come tutor docente nei corsi 30 e 60 CFU. (ilgazzettino.it)
La partita è delicatissima, il governo si muove su un filo, ma la determinazione a riportare a casa Cecilia Sala si fa ancora più forte quando appaiono chiare le condizioni in cui è detenuta la giornalista arrestata a Teheran senza una causa plausibile. (Avvenire)
Parole che comprendiamo e rispettiamo. Silenzio stampa: è un brutto binomio, per i giornalisti e per i cittadini. (Il Fatto Quotidiano)
"Cecilia Sala è stata presa di mira per essere usata come 'merce di scambio', pratica spesso utilizzata dal regime iraniano al fine di ottenere la liberazione di detenuti del regime", così all'Adnkronos Sara Shams, attivista iraniana per i diritti umani, sul caso della giornalista italiana detenuta a Evin. (Adnkronos)